Latte, ci vuole un tavolo nazionale
«Solidarietà ai pastori sardi, ma la questione latte riguarda anche noi: il Veneto soffre dei medesimi problemi». Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, appoggia la protesta dei produttori sardi e ne approfitta per fare il punto della situazione nella nostra regione.
«Da noi la produzione di latte di capra è marginale, concentrata nel Bellunese. Ma siamo grandissimi produttori di latte bovino (1,18 milioni di tonnellate), ed in questo momento produciamo sul filo del prezzo di costo: 38-39 centesimi al litro. Gli allevamenti cioè non riescono ad avere nessun margine di guadagno sulla produzione».
Il dato è confermato dal numero di aziende: tra il 2017 e il 2018 sono sparite più di 100 realtà produttive (sono passate da 3.358 a 3.254). «A soccombere - conferma Passarini - sono gli allevamenti medio-piccoli, mentre resistono le stalle più grosse (quelle con più di 500 capi). Si tratta di un impoverimento del tessuto produttivo veneto, della perdita di realtà piccole e di qualità».
E' per questo che il presidente di CIA Veneto si augura che il ministro all'Agricoltura Gian Marco Centinaio, che ha già espresso il suo interessamento alla vicenda, «consideri la situazione su scala nazionale, non concentrandosi solo sulla Sardegna: non vogliamo fare una guerra tra poveri, per la filiera del latte occorre un intervento complessivo».
Amarone di Valpolicella, anteprima dell'annata 2015
Un brindisi all'annata 2015 dell'Amarone di Valpolicella. Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, ha partecipato stamattina alla cerimonia, portando anche i saluti del presidente nazionale Dino Scanavino, insieme al ministro delle politiche Agricole Gianmarco Centinaio e all'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan.
L’amarone è uno dei migliori biglietti da visita dei vini italiani nel mondo, protagonista di primo piano di quel successo dell’export tricolore che ha in Veneto la prima regione d’Italia, che nel corso del 2018 ha battuto ogni record nell’esportazione di bottiglie di pregio realizzando un valore complessivo di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, pari ad un terzo dell’intero export nazionale. Del resto il Veneto è la regione che vanta nel settore dei vini il maggior numero di etichette a denominazione d’origine (ben 53), di cui 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt.
«Un successo, quello della viticoltura a denominazione d’origine – ha fatto notare Pan – che affonda le proprie radici nella sapienza e nelle capacità dei viticoltori e degli enotecnici, in particolare quelli veronesi. Ma che ha alle proprie spalle anche l’importante azione di supporto che la regione Veneto, negli anni, ha svolto e continua a svolgere a favore dei viticoltori e della promozione dei vini veneti all’estero.
Cia era presente con due sue aziende, San Cassiano e Corte Figaretto. «La aziende CIA - ha dichiarato Passarini - si distinguono sempre non solo per l'ottima qualità dei vini, ma per l'amore e la passione con cui lavorano: per noi è motivo di orgoglio, e ci fa piacere che questa dedizione venga poi apprezzata da chi acquista i nostri vini».
Influenza aviaria : Misure eccezionali di sostegno del mercato avicolo
Con circolare AGEA numero 6228 del 24/01/2019, sono state disposte le modalità di attuazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1506 del 10 ottobre 2018, al fine di compensare le perdite di reddito subite dai produttori italiani delle uova e del pollame, a seguito dell’insorgere dell’influenza aviaria ad alta patogenicità appartenente al sottotipo H5 e h7, rilevata e notificata da questo Stato membro il 30 aprile 2016 e per la quale sono state applicate misure veterinarie e di polizia sanitaria a livello unionale e nazionale fino al 28 settembre 2017.
Al riguardo, in attuazione del Regolamento di esecuzione (UE) n. 2018/1506, le misure eccezionali di sostegno al mercato avicolo italiano, sono applicabili alle seguenti categorie merceologiche: anatre, tacchini, faraone, nonché pulcini, polli, pollastre, galline ovaiole e uova del genere Gallus domesticus.
Come riportato all’articolo 3 del sopra citato Decreto Ministeriale, possono beneficiare delle compensazioni i seguenti soggetti:
a) imprese produttrici di uova da cova;
b) imprese produttrici di pulcini;
c) imprese di allevamento di ovaiole e di pollame da carne;
d) Centri d’imballaggio di uova.
Vitivinicolo:Bando di apertura termini per la presentazione di domande di contributo per investimenti effettuati da imprese agricole e aziende di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo.2019/2020
E' stato aperto il bando di apertura termini per la presentazione di domande di contributo per investimenti effettuati da imprese agricole e aziende di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo, la scadenza è fissata al 15 febbraio 2019, per info rivolgersi presso la sede CIA più vicina.
Biologico : proroga al 15 maggio presentazione PAP
Si comunica che il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo con Decreto Dipartimentale n. 5658 del 25 gennaio 2019 (allegato) ha stabilito la prorogare del termine di presentazione
delle comunicazioni 2019 inerenti i programmi annuali di produzione per l’ambito biologico alla data del 15 maggio 2019.
Prime valutazioni sull'andamento 2018
Pubblichiamo per tutti i nostri iscritti il nuovo rapporto di Veneto Agricoltura con le "Prime valutazioni sull'andamento del settore agroalimentare veneto nel 2018" in cui, oltre ai risultati ancora non definitivi dell'anno passato, si ipotizzano le prospettive per il 2019.
Potete leggere il rapporto cliccando su questo link.
Agrichef Veneto, grande evento a Castelfranco
Sono i “tortelli con broccolo fiolaro con sugo d’anatra”, preparato dall’agriturismo vicentino “Ca’ d’Oro" di Patrizia Zambon, il piatto selezionato dalla giuria all’Agrichef Festival del Veneto.
L’evento, organizzato da CIA Agricoltori Italiani Veneto e da Turismo Verde, e che si è svolto negli spazi dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “G. Maffioli” di Castelfranco Veneto, ha visto 14 agriturismi provenienti da tutta la regione cimentarsi con le ricette della tradizione.
Il format prevede che gli agrichef Cia incontrino, in ogni regione d’Italia, gli allievi di una alberghiera (i futuri ambasciatori del cibo italiano nel mondo) per raccontare i valori del mondo rurale, unici e peculiari. L’agriturismo infatti valorizza tutte le risorse dell’azienda agricola e del territorio ad esso circostante.
Tra le attività classiche per l’agriturismo, il ristoro assume un ruolo importante e di responsabilità: la scelta di partire con materie prime di qualità e a filiera cortissima, di provenienza aziendale e del territorio, il voler raccontare la storia e la tradizione di un prodotto, di una ricetta, la passione e la dedizione nel preparare un piatto, la convivialità offerta fanno sì che il cuoco, la cuoca debbano curare i molti aspetti della multifunzionalità. L’agrichef è proprio questo: un cuoco/produttore dell’agriturismo che ha messo assieme i saperi della produzione, quelli delle tradizioni e della cultura contadina, la sensibilizzazione verso l’ambiente, la valorizzazione del territorio, il restauro di edifici rurali, il recupero di ricette tramandate nel tempo, il rapporto umano che istaura con il suo commensale, la professionalità e nello stesso tempo la semplicità nel cucinare.
La competenza e la maestria delle aziende coinvolte, unitamente alla passione e all’entusiasmo dimostrato durante le esibizioni, hanno rappresentato un esempio notevole per gli studenti. I ragazzi impegnati in cucina con il compito di affiancare gli agrichef si sono distinti per la loro professionalità e attenzione al compito assegnato.
«La televisione è piena di cuochi e di trasmissioni legate alla cucina – commenta il presidente di CIA Veneto Gianmichele Passarini – e certamente si è creato un interesse nuovo e diverso sul settore dell’agricoltura. Non tutti però possono diventare chef stellati o star televisive: quello dello chef (in particolare negli agriturismi) è un lavoro duro, di sacrificio, di studio e di impegno, che si porta dietro soprattutto i valori e la storia del territorio in cui si lavora. Il Veneto non è secondo a nessuna regione per ricchezza di esperienze, ci auguriamo che iniziative come questa diano il giusto riconoscimento ai nostri agrichef e invoglino gli studenti a intraprendere questa strada».
«Con questa giornata – aggiunge Donata Cenedese, presidente di Turismo Verde Veneto - vogliamo sottolineare il lavoro nelle nostre aziende agricole. Raccontare il lavoro quotidiano sulla terra, presentare i prodotti che coltiviamo accompagnandoli alla storia del luogo, è una opportunità fantastica. Spero che tutti possano gustare l’ingrediente in più che ogni nostro agrichef mette nei propri piatti: la passione. Gli agriturismi – sono 220 quelli associati a Turismo Verde in tutto il Veneto - sono delle "perle preziose", perché proteggono la natura, i gusti e le nostre tradizioni».
«Il ruolo dell’agriturismo – conclude l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan - è quello di essere cultore, lo scrigno, il difensore dei veri valori dell’agricoltura. Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia, il circuito degli agriturismi – oltre 1200 in tutta la regione, con 14mila posti letto - è una chicca del sistema».
Gli agriturismi partecipanti: “Ai Bagolari” e “Althea” per Treviso, “Capeeto” e “Marchetto” per Padova, “Pian de levina” e “Filippon” per Belluno, “Lauretta e Vittorino” e “al Segnavento” per Venezia, “La rugiada” e “Ortodidattico il profumo della freschezza” per Rovigo, “Da Bedin” e “Cà d'oro” per Vicenza e “Casa Rosa” e “Antico Molino Mazzi” per Verona.
La giuria: Guido Povolo, Consiglio Nazionale Periti Agrari; Giovanna Capuzzo, Presidente Federconsumatori Veneto; Stefano De Rui, Veterinario Servizio di Sanità animale ULSS 2 Marca Trevigiana; Antonio Soligon, Storico dell’Arte e dell’Architettura; Mario Stramazzo, giornalista; Anna Maria Pellegrino, presidente Associazione italiana Food Blogger.
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Decretone, pochi effetti per gli agricoltori
«Con Quota 100 si evidenzia un cambio di tendenza concettuale rispetto alla Fornero: da questo punto di vista ci sono elementi di positività per la nostra categoria. Mentre per circa un milione di pensionati ex agricoltori, quasi tutti con assegni al minimo, potrebbe non esserci alcun beneficio».
È questa la prima analisi effettuata dalla CIA – Agricoltori Italiani in base alle elaborazioni del proprio patronato, l’Inac.
«Quello che non torna – dichiara il presidente regionale Gianmichele Passarini – e che rappresenterebbe un vero paradosso è riferito alla pensione di cittadinanza: questa garantirebbe, a persone che non hanno versato un solo euro di contributi, assegni di importi superiore a quelli destinati agli agricoltori. Quindi, chi ha lavorato una vita in agricoltura, versando i regolari contributi, rimarrà con una pensione al di sotto della soglia di povertà».
Il 23 gennaio a Castelfranco Veneto l’Agrichef Festival
Cia – Agricoltori Italiani Veneto e Turismo Verde Veneto organizzano “IncontriamoCIAtavola”, l’Agrichef Festival del Veneto.
Mercoledì 23 gennaio 2019 in collaborazione con l’Istituto IPSSAR “G. Maffioli” di Castelfranco Veneto (che ospiterà l’evento, nella sede di via Valsugana 74), quattordici agriturismi provenienti da tutta la regione si confronteranno con ricette della tradizione rurale, raccontandone la storia e il contesto territoriale. A fianco degli chef ci saranno gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, che potranno cogliere dall’iniziativa elementi utili per il loro percorso scolastico e – un domani – lavorativo.
La giuria, che vedrà la presenza di figure in rappresentanza del mondo agricolo, della cultura, dell’enogastronomia rurale e della stampa, dovrà esprimere una valutazione sui piatti proposti dagli Agrichef. Il selezionato parteciperà alla finale nazionale degli Agrichef Festival.
L’Agrichef è una figura che nasce da un’idea lanciata dalla Confederazione Italiana Agricoltori in occasione dell’Expo di Milano e rappresenta nella sua definizione più ampia il cuoco, di comprovata abilità ed esperienza, che esercita il suo mestiere all'interno della cucina dell'agriturismo, impegnandosi a trasformare principalmente produzioni agricole aziendali, o di prossimità, nel rispetto della stagionalità, dei saperi contadini, utilizzando nella realizzazione dei piatti ingredienti legati alla tutela della biodiversità.
Le strutture partecipanti sono: “Ai Bagolari” e “Althea” per Treviso, “Capeeto” e “Marchetto” per Padova, “Pian de levina” e “Filippon” per Belluno, “Lauretta e Vittorino” e “al Segnavento” per Venezia, “La rugiada” e “Ortodidattico il profumo della freschezza” per Rovigo, “Da Bedin” e “Cà d'oro” per Vicenza e “Casa Rosa” e “Antico Molino Mazzi” per Verona.
Alla premiazione dei partecipanti sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni regionali e territoriali. L’incontro si concluderà con una degustazione di prodotti delle aziende.
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Legge di Bilancio 2019 per l’Agricoltura
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