Lavoro occasionale, delusione per le misure sui voucher
«Le aziende Cia non useranno i voucher per la prossima vendemmia, semplicemente perché il Decreto Dignità non li hai reintrodotti».
Maurizio Antonini, direttore della Confederazione Italiana Agricoltori del Veneto, ha raccolto in questi giorni la forte contrarietà degli associati rispetto alle misure del governo. «In effetti tutti speravamo che venissero reintrodotti i buoni lavoro così come li avevamo conosciuti. Ma la legge 96/2018 ha soltanto facilitato il ricorso al contratto telematico per le prestazioni occasionali ("Prest.o") dell'Inps. Si tratta di un contratto a tempo determinato, che - a fronte di un allungamento da 3 a 10 giorni del periodo in cui è possibile svolgere la prestazione - impone alle aziende un aggravo sia di burocrazia (iscrizione all'Inps, obblighi di comunicazione, ecc.) che di costi: al lavoratore vanno 9 euro l'ora, il costo aziendale è di circa 13 euro l'ora, cioè più cari dei contratti a tempo determinato classici. Crediamo che questa nuova disciplina non sia sufficiente a regolare in modo adeguato e soprattutto semplificato quelle prestazioni che si svolgono in maniera occasionale e discontinua, ma che sono ricorrenti in agricoltura. Seppure sia apprezzabile lo sforzo di differenziare l'agricoltura dal punto di vista dei limiti reddituali e più in generale lo sforzo del governo volto a colmare una lacuna normativa che, in vista delle prossime campagne di raccolta, avrebbe creato notevoli difficoltà al settore, vengono introdotti ancora una volta limiti soggettivi e ulteriori procedure che rischiano di ridurre l'impatto e l'efficacia della norma».
- Modifiche al Decreto Dignità
- Lettera di compliance Stop di “ferragosto”
- “Ferragosto” di versamenti
- Sospensione termini processuali
- Le Rimanenze in Dichiarazione anche per i “Semplificati”
- Aliquote Iva per i tartufi
- Depositi fiscali vino: Unica scadenza 10 settembre
- Call Center Agenzia entrate
- Analisi dati 730 precompilato
- Certificati malattia e visite fiscali
- Domanda allattamento e maternità
- Scadenzario di agosto
Carburante agricolo : domande supplemento 2018
Con decreto del Direttore di AVEPA n. 139 del 02/0/2018 sono state approvate le assegnazioni supplementari di gasolio agevolato per l'irrigazione di soccorso.
Il decreto prevede che i supplementi di carburante per l'irrigazione di soccorso possono essere effettuati su tutto il territorio regionale ad esclusione della provincia di Belluno per le colture di primo e di secondo raccolto per un quantitativo massimo del 50% del valore tabellare al netto della riduzione del 23%.
Le assegnazioni possono essere effettuate fino alla data del 15 dicembre 2018.
Decreto
Vitivinicolo: Autorizzazioni nuovo impianto di viti per uva da vino – procedura assegnazione 2018.
La Regione Veneto con Decreto direttoriale n. 79 del 24 luglio 2018 relativo alla disciplina dell’evoluzione del potenziale viticolo, ha assegnato alle aziende agricole le nuove autorizzazioni per nuovi impianti di viti per uva da vino campagna 2018,
Il decreto n. 79/2018 e l’Allegato A sono consultabili nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto di venerdì 27 luglio 2018 al seguente link:
Altro...
Tavolo regionale sul caporalato
«Un primo incontro positivo e costruttivo per contrastare il caporalato, il lavoro sommerso e lo sfruttamento delle persone».
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così l’incontro che si è svolto a Palazzo Balbi del tavolo regionale finalizzato al contrasto del caporalato in agricoltura.
«Il settore agricolo è tra quelli maggiormente esposti al rischio di irregolarità, per il carattere prevalentemente stagionale della domanda e per la difficoltà nel gestire i rapporti di lavoro con la manodopera. Purtroppo anche la campagna veneta è attraversata da situazioni al limite della legalità. Come associazione di categoria, siamo già impegnati per il contrasto a questo fenomeno, aderendo al progetto NAVE (Network Antitratta per il Veneto) e collaborando con realtà come Libera»
Al tavolo regionale Cia Veneto ha posto alcuni elementi di discussione.«Chiediamo – conferma Passarini – l’introduzione di un regime amministrativo e contributivo semplificato e meno oneroso per i rapporti di lavoro stagionali e di breve durata. Inoltre occorre rendere sempre più agevoli e rapidi i canali di ingresso e di assunzione dei lavoratori stranieri. È necessario favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Infine, visto che il tema sta tornando d’attualità in questi giorni, chiediamo il ritorno ai voucher: in agricoltura non hanno mai sostituito lavoro dipendente ma hanno fatto emergere tipologie di attività marginali e occasionali, legate alla stagionalità. Senza questo strumento si rischia di scoprire il fianco allo sfruttamento, al lavoro nero e, appunto, a forme di caporalato».
Maltempo, un tavolo per la sostenibilità del settore
Cia Veneto chiederà alla Regione la proclamazione dello stato di calamità naturale su tutto il territorio regionale. Il susseguirsi di violenti eventi atmosferici sta fiaccando il settore e mettendo in serio pericolo i raccolti, con una duplice conseguenza: l’abbattimento del reddito per gli agricoltori e il rischio di un aumento dei costi dei prodotti.
“È una stagione molto particolare dal punto di vista climatico - conferma il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini - e che richiede interventi compensativi da parte degli enti preposti. In prospettiva dovremo aprire un tavolo di discussione sulla sostenibilità del nostro settore: il Veneto è terra di eccellenze (con vantaggi anche per i settori della ricettività e della ristorazione) e di produzioni fondamentali per la vita quotidiana, ma a redditività bassissima. A questo tema si associa quello della gestione del suolo: la nostra regione è sempre più impermeabile e cementificata e ormai ogni pioggia un po’ più violenta si traduce in danni per le colture e le abitazioni. Ci auguriamo di trovare interlocutori per intraprendere azioni concrete”.
Ecco le zone più colpite:
Rovigo: particolarmente colpito l’alto Polesine, questa volta più Lendinara e Badia Polesine che Lusia, con grandine sabato pomeriggio . Con la tromba d'aria di domenica 15 ora di è arrivati a quasi 200 aziende danneggiate tra colture e strutture.
Verona: danni a est, al confine con la provincia di Vicenza. Danni ai vigneti (nell’ordine del 50-70%) della zona Doc Soave e Pinot grigio a causa della grandinata di venerdì notte.
Padova: danni in centro e prima periferia su mais, serre e ortofrutta. Colpite anche Alta Padovana e zona Montagnana. Si stimano danni al 35% delle colture, centinaia di migliaia di euro.
MIPAAF
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