Martedì, 25 Maggio 2021 15:53

La pesca e l'acquacoltura in Veneto

L'inizio dell'estate in Veneto coincide con la presentazione di Pescagri Veneto, in programma venerdì 18 giugno, alle 15.30, alla Bocca di Porto di Chioggia.
Durante la conferenza stampa si parlerà degli aspetti strutturali e socio-economici di un settore così importante per il settore primario veneto.
Ecco il programma di massima:

Modera
Marilena Fusco | Direttore Pescagri

Saluti
Gianmichele Passarini | Presidente Cia-Agricoltori Italiani Veneto

Alessandro Ferro | Sindaco di Chioggia

Cristiano Corazzari | Assessore Pesca Regione Veneto

Interventi
Il ruolo dell’Unione Europea per il rilancio del settore pesca
Paolo De Castro | Europarlamentare

Il problema della marinizzazione delle acque lagunari
Otello Giovanardi | ISPRA
I fondi destinati al settore: misure e programmazione FEAMPA 2021/2027

Riccardo Rigillo | Direttore Generale Pesca Marittima e Acquacoltura
La pesca professionale in mare
Corrado Piccinetti | Università di Bologna
Gli interventi da parte della Regione Veneto

Andrea Comacchio | Capo Dipartimento Regione Veneto
I dati sulla pesca in Veneto, Distretto Alto Adriatico:
previsioni progetti interregionali 2022
Nicola Dall’Acqua | Direttore Veneto Agricoltura

Conclusioni
Dino Scanavino | Presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani

Martedì, 25 Maggio 2021 15:43

Pinot Grigio : Stoccaggio 2020

Si allega copia del Decreto del Direttore della Direzione agroalimentare del 21 maggio 2021, n. 58, in corso di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto di martedì 1 giugno 2021, relativo
allo svincolo del prodotto oggetto di stoccaggio atto ad essere designato con la denominazione Doc delle Venezie Pinot grigio, ottenuto dalla vendemmia 2020 e oggetto di stoccaggio ai sensi del Decreto direttoriale
n. 85 del 26 giugno 2020

Martedì, 25 Maggio 2021 09:20

Condizionalità 2021

Si allega copia della deliberazione della Giunta regionale del 20 maggio 2021, n. 645 “Disposizioni applicative regionali di Condizionalità per l’anno 2021”, sulla base delle indicazioni nazionali disposte dal Decreto MiPAAF n. 2588 del 10.3.2020, pubblicato in GU n. 113 in data 4.5.2020

Il settore agricolo intravede finalmente l’opportunità di usufruire appieno del credito d’imposta 4.0. Una conquista importante per l’agricoltura che sollecita da tempo sostegno agli investimenti hi-tech e per il rinnovo del parco macchine ultraventennale, requisiti fondamentali per dare seguito al Green Deal Ue. Così Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta dell’ok da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato all’emendamento nel Dl Sostegni sulla cessione del credito. Una vittoria per tutte le imprese italiane e per Cia, intervenuta con proposte concrete sin dalla legge di Bilancio 2020 e durante i vari provvedimenti da inizio pandemia.
​Dunque, spiega Cia, la positiva approvazione delle Commissioni, apre alla possibilità per le imprese, comprese quelle agricole, che investono in innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0, di cedere il relativo credito d’imposta direttamente al fornitore dei beni o ad altri soggetti, tra i quali gli istituti creditizi e gli intermediari finanziari.
​Nel dettaglio, a partire dalla legge di Bilancio 2020, Cia ha sostenuto con specifiche proposte emendative, la necessità di consentire alle imprese non solo di scontare il credito in compensazione con imposte e contributi a debito, ma anche di poterlo cedere in modo da creare un sistema virtuoso e ancor più incentivante, a beneficio non soltanto del settore agricolo, ma di tutta la filiera della produzione di macchine e di attrezzature innovative.
​Per Cia, si concretizza, così, per il comparto agricolo, l’occasione importante di una reale transizione ecologica, con le imprese incentivate dalla misura 4.0 e della cessione del credito, al rinnovo dei mezzi con macchine più moderne, tecnologiche e a bassa emissione C02, in linea da una parte con le sfide ambientali Ue, dall’altra con l’urgenza di ridurre il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. Senza dimenticare che l’integrazione con l’hi-tech, sostenuta dal contribuito della ricerca scientifica, resta cruciale nella produzione di cibo fresco e sano e, quindi, nella lotta alle fitopatie e ai cambiamenti climatici.
​“L’approvazione di questo emendamento -commenta il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- arriva a tonificare l’attività delle imprese e premia la visione e la tenacia dell’organizzazione che da sempre considera il tema dell’innovazione di grande rilevanza strategica. Innovazione che non vuol dire solo robotica e digitale -aggiunge Scanavino- ma anche, e prima di tutto, risolvere il problema dei macchinari obsoleti, attraverso una programmazione pluriennale che ci attendiamo venga agevolata dai provvedimenti attuativi del PNRR”.
​“Infine -conclude Scanavino- in un momento segnato dalla crisi di liquidità per le aziende a causa della pandemia, la cessione del credito d'imposta favorisce lo sviluppo economico dell'intera filiera agroalimentare in un’ottica di rilancio del Paese. Permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista nel post Covid e nella sfida green Ue. Dopo l'approvazione da parte delle Commissioni referenti, attendiamo un rapido e risolutivo passaggio nelle Aule parlamentari di Senato prima e Camera successivamente”.

Il settore agricolo intravede finalmente l’opportunità di usufruire appieno del credito d’imposta 4.0. Una conquista importante per l’agricoltura che sollecita da tempo sostegno agli investimenti hi-tech e per il rinnovo del parco macchine ultraventennale, requisiti fondamentali per dare seguito al Green Deal Ue. Così Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta dell’ok da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato all’emendamento nel Dl Sostegni sulla cessione del credito. Una vittoria per tutte le imprese italiane e per Cia, intervenuta con proposte concrete sin dalla legge di Bilancio 2020 e durante i vari provvedimenti da inizio pandemia.

​Dunque, spiega Cia, la positiva approvazione delle Commissioni, apre alla possibilità per le imprese, comprese quelle agricole, che investono in innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0, di cedere il relativo credito d’imposta direttamente al fornitore dei beni o ad altri soggetti, tra i quali gli istituti creditizi e gli intermediari finanziari.

​Nel dettaglio, a partire dalla legge di Bilancio 2020, Cia ha sostenuto con specifiche proposte emendative, la necessità di consentire alle imprese non solo di scontare il credito in compensazione con imposte e contributi a debito, ma anche di poterlo cedere in modo da creare un sistema virtuoso e ancor più incentivante, a beneficio non soltanto del settore agricolo, ma di tutta la filiera della produzione di macchine e di attrezzature innovative.

​Per Cia, si concretizza, così, per il comparto agricolo, l’occasione importante di una reale transizione ecologica, con le imprese incentivate dalla misura 4.0 e della cessione del credito, al rinnovo dei mezzi con macchine più moderne, tecnologiche e a bassa emissione C02, in linea da una parte con le sfide ambientali Ue, dall’altra con l’urgenza di ridurre il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. Senza dimenticare che l’integrazione con l’hi-tech, sostenuta dal contribuito della ricerca scientifica, resta cruciale nella produzione di cibo fresco e sano e, quindi, nella lotta alle fitopatie e ai cambiamenti climatici.

​“L’approvazione di questo emendamento -commenta il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- arriva a tonificare l’attività delle imprese e premia la visione e la tenacia dell’organizzazione che da sempre considera il tema dell’innovazione di grande rilevanza strategica. Innovazione che non vuol dire solo robotica e digitale -aggiunge Scanavino- ma anche, e prima di tutto, risolvere il problema dei macchinari obsoleti, attraverso una programmazione pluriennale che ci attendiamo venga agevolata dai provvedimenti attuativi del PNRR”.

​“Infine -conclude Scanavino- in un momento segnato dalla crisi di liquidità per le aziende a causa della pandemia, la cessione del credito d'imposta favorisce lo sviluppo economico dell'intera filiera agroalimentare in un’ottica di rilancio del Paese. Permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista nel post Covid e nella sfida green Ue. Dopo l'approvazione da parte delle Commissioni referenti, attendiamo un rapido e risolutivo passaggio nelle Aule parlamentari di Senato prima e Camera successivamente”.

Con queste parole, il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini ha presentato l'attività dell'azienda orticola di Vigasio: un esempio di un'azienda che attraverso gli investimenti, la ricerca, l'innovazione, anche se considerata "convenzionale", ha tutti i crismi per essere considerata sostenibile e si afferma nei grandi mercati europei.

Ecco il link al servizio.

 

Le emissioni di gas serra in Italia provocate dall’agricoltura? Il 7,1%. Quelle prodotte dal settore energetico sono l’80,5%. Nonostante questo, la zootecnia italiana è sotto attacco, vittima di visioni allarmistiche e messaggi fuorvianti non suffragati dai dati che incidono negativamente sulla filiera e sui consumatori.

Venerdì, 23 Aprile 2021 09:21

Allevamenti bovini e transizione ecologica

Allevamenti bovini e transizione ecologica”. Questo il titolo del webinar promosso da Cia-Agricoltori Italiani, in programma martedì 27 aprile, alle ore 10:30. Obiettivo raccontare un settore pieno di sfumature, che ogni giorno mescola tradizione e innovazione scientifica, e che vuole essere attivamente coinvolto e dare un forte contributo alla sfida della sostenibilità, come chiede l'Europa con il Green Deal.

La Deliberazione della Giunta Regionale n. 437 del 6 aprile 2021 stabilisce i termini per la presentazione delle domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.

Ricordiamo che l'applicativo per la compilazione delle domande è quello dello Schedario Viticolo, nella sezione "Manuali e procedure" trovate le indicazioni operative per la compilazione.

Attenzione: avvisiamo i beneficiari che anche per questo bando possono essere utilizzate unicamente autorizzazioni già in possesso del beneficiario, quindi detenute nello Schedario viticolo veneto, alla data di approvazione della delibera regionale di apertura o ottenute a seguito di presentazione di domanda/comunicazione di avvenuto estirpo o reimpianto anticipato nell'ambito del territorio regionale.

La tempistica approvata nella deliberazione prevede le seguenti scadenze:

  • 31 maggio 2021 per la presentazione delle domande di aiuto;
  • 15 gennaio 2022 per la presentazione delle domande di pagamento anticipato;
  • 15 aprile 2023 per la presentazione delle domande di saldo;

Cia Veneto ha ospitato oggi il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti e il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Veneto Marco Andreoli.