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Sommario imprese:
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Legge di Bilancio 2022 per l’agricoltura
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Tasso d’interesse legale: dal 2022 al 1,25%
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Soglia a 1.000 euro per il contante
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Tabelle ACI 2022
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Sommario persone:
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Nuovo decreto anti Covid
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Covid e quarantena
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Legge di Bilancio 2022 per le famiglie
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Assegno Unico Universale
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Scadenzario di gennaio
Filiera del latte, accordo inapplicato
L’accordo faticosamente raggiunto a novembre non è mai stato rispettato dagli industriali e i produttori sono allo stremo. Malgrado il lodevole impegno del ministro Patuanelli e dei dirigenti del Mipaaf, i numerosi tavoli che si sono susseguiti hanno portato al nulla di fatto e il protocollo d’intesa resta, dunque, inapplicato. A seguito dei rincari di materie prime, dei mangimi, oltre ai maggiori oneri per proteggere i lavoratori dal Covid, gli allevatori lavorano da mesi drammaticamente sotto i costi di produzione (oltre i 43 centesimi al litro). Cia-Agricoltori Italiani chiede ad Assolatte di assumersi ora le sue responsabilità, presentando al prossimo tavolo dell’11 gennaio una posizione finalmente ragionevole. Secondo Cia, è inaudito che il prezzo del latte spot si mantenga abbondantemente sopra i 45 centesimi al litro, mentre il latte alimentare sotto contratto non superi i 39 centesimi.
Paradossale che non si voglia riconoscere l’aumento richiesto dal sistema allevatoriale in un momento in cui l’industria lattiero-casearia gode degli ottimi bilanci dell’export di formaggi (+27% negli Usa nel gennaio-novembre 2021 Vs. 2020) e registra un +5,6% di incremento dei prezzi all’origine per tutta la produzione (principalmente formaggi duri e burro).
Non si può permettere che le risorse del Pnrr e dei Psr finanzino un’industria che specula sulla sua base produttiva. Una corretta attuazione del regolamento sulle pratiche sleali non può consentire che i progetti di filiera e le misure regionali per l’agroindustria vadano a beneficio di chi paga il prodotto sottocosto. Cia esorta, infine, anche la Gdo a fare sua parte e ricorda come il mercato dimostri ogni giorno che il latte si può pagare molto di più, senza ridurre, in alcun modo, il profitto degli industriali.
L’accordo faticosamente raggiunto a novembre non è mai stato rispettato dagli industriali e i produttori sono allo stremo. Malgrado il lodevole impegno del ministro Patuanelli e dei dirigenti del Mipaaf, i numerosi tavoli che si sono susseguiti hanno portato al nulla di fatto e ilprotocollo d’intesa resta, dunque, inapplicato. A seguito dei rincari di materie prime, dei mangimi, oltre ai maggiori oneri per proteggere i lavoratori dal Covid, gli allevatori lavorano da mesi drammaticamente sotto i costi di produzione (oltre i 43 centesimi al litro). Cia-Agricoltori Italiani chiede ad Assolatte di assumersi ora le sue responsabilità, presentando al prossimo tavolo dell’11 gennaio una posizione finalmente ragionevole. Secondo Cia, è inaudito che il prezzo del latte spot si mantenga abbondantemente sopra i 45 centesimi al litro, mentre il latte alimentare sotto contratto non superi i 39 centesimi.
Paradossale che non si voglia riconoscere l’aumento richiesto dal sistema allevatoriale in un momento in cuil’industria lattiero-casearia gode degli ottimi bilanci dell’export di formaggi (+27% negli Usa nel gennaio-novembre 2021 Vs. 2020) e registra un +5,6% di incrementodei prezzi all’origine per tutta la produzione (principalmente formaggi duri e burro).
Non si può permettere che le risorse del Pnrr e dei Psrfinanzino un’industria che specula sulla sua base produttiva. Una corretta attuazione del regolamento sulle pratiche sleali non può consentire che i progetti di filiera e le misure regionali per l’agroindustria vadano a beneficio di chi paga il prodotto sottocosto. Cia esorta, infine, anche la Gdo a fare sua parte e ricorda come il mercato dimostri ogni giorno che il latte si può pagare molto di più, senza ridurre, in alcun modo, il profitto degli industriali.
BANDO Inail ISI 2021
Avviso pubblico Isi 2021:
In attuazione dell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e dell’articolo 1, commi 862 e ss., della legge 28 dicembre 2015, n. 208, attraverso la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, Inail finanzia investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Finalità:
Il presente Avviso ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
Destinatari dei finanziamenti:
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del terzo settore limitatamente all’Asse 2 di finanziamento.
Progetti ammessi a finanziamento:
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:
- Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Asse di finanziamento 1 (sub Assi 1.1 e 1.2)
- Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3
- Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4
- Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.
Risorse economiche destinate ai finanziamenti:
Le risorse finanziarie destinate dall’Inail, ai progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.
Di tale ripartizione è data evidenza nell’allegato “Isi 2021 – risorse economiche” che costituisce parte integrante degli Avvisi pubblici regionali/provinciali pubblicati.
Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.
a) Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
- Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro nè superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (sub Asse 1.2);
- Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro nè superiore a 50.000,00 euro.
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
- 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
- 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)
e per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro nè superiore a 60.000,00 euro.
Modalità e tempistiche di presentazione della domanda:
Sul portale Inail - nella sezione Accedi ai Servizi Online - le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso un percorso guidato, di inserire la domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali.
La domanda compilata e registrata, esclusivamente, in modalità telematica, dovrà essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico, secondo quanto riportato nel documento “Regole Tecniche e modalità di svolgimento”.
Le domande ammesse agli elenchi cronologici dovranno essere confermate, a pena di decadenza dal beneficio, attraverso l’apposita funzione on line di upload/caricamento della documentazione, come specificato negli Avvisi regionali/provinciali.
Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, saranno pubblicate sul portale dell’Istituto, nella sezione dedicata alle scadenze dell’Avviso Isi 2021, dal 26 febbraio 2022.
Per informazioni e assistenza sul presente Avviso è possibile fare riferimento al numero telefonico 06.6001 del Contact center Inail.
È, anche, possibile rivolgersi al servizio Inail Risponde, nella sezione Supporto del portale.
Chiarimenti e informazioni di carattere generale sul presente Avviso possono essere richiesti entro e non oltre il termine di dieci giorni antecedenti la chiusura della procedura informatica di compilazione della domanda online.
Allegato Calendario | Scadenze Isi 2021 |
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Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda | Dal 26 febbraio 2022 al 7 marzo 2022 l'aggiornamento |
Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda | |
Download codici identificativi | |
Regole tecniche per l'inoltro della domanda online e date dell'apertura dello sportello informatico | |
Pubblicazione elenchi cronologici provvisori | Entro 14 giorni dall'apertura dello sportello informatico |
Upload della documentazione (efficace nei confronti degli ammessi agli elenchi pena la decadenza della domanda) |
Periodo di apertura della procedura comunicato con la pubblicazione degli elenchi cronologici provvisori |
Pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi | Alla data comunicata contestualmente alla pubblicazione degli elenchi cronologici provvisori |
Lavoro: Cia, bene nuovo decreto flussi. Raddoppiano ingressi a 70 mila unità
Nel 2020 solo 30.850 lavoratori. Governo firma provvedimento che riserva ad agricoltura 42 mila posti
Dopo le innumerevoli richieste a salvaguardia del lavoro e del raccolto nei campi, il decreto flussi 2021, appena firmato dal Governo come preannunciato dal premier Draghi, rappresenta un passo importante. Garantisce, infatti, 70 mila nuovi ingressi, il doppio rispetto allo scorso anno quando furono solo 30.850. Così Cia-Agricoltori Italiani commentando con molta soddisfazione l’ok al provvedimento che nella sostanza riconosce il valore della manodopera straniera e la sua strategicità per il comparto agricolo, ampiamente dimostrata anche in pandemia.
La manodopera straniera, ricorda Cia, rappresenta ormai stabilmente un terzo della forza lavoro complessiva in agricoltura, ovvero 357.768 unità su circa 900 mila addetti totali, e concorre al 29,3% dell’occupazione complessiva in termini di giornate lavorate.
Dunque, aggiunge Cia, nel decreto flussi 2021 - che riserva al settore agricolo e turistico alberghiero 42 mila unità e, nell’ambito di questa quota, 14 mila domande alle organizzazioni professionali, tra cui Cia - trovano ascolto le tante sollecitazioni delle imprese, ripetutamente in carenza soprattutto di stagionali.
Ora, sottolinea Cia, le aziende agricole potranno pianificare un’adeguata organizzazione del lavoro che permetterà di gestire al meglio le prossime campagne di raccolta.
Questo provvedimento, conclude Cia, deve quindi rivelarsi un’opportunità per incentivare e rafforzare la spinta alla ripresa economica di un’agricoltura sempre più protagonista, ma ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri. Si tratta di un passaggio chiave che guarda alle sfide imminenti per il settore e, in particolare, alla sua sostenibilità non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.
Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le istanze potranno essere inviare dalle ore 9 del quindicesimo giorno successivo.
FAUNA SELVATICA : APERTURA DOMANDE PREVENZIONE DANNI DA FAUNA SELVATICA
Prevenzione danni da fauna selvatica
BANDO REGIONALE PER L'EROGAZIONE DI CONTRIBUTI "DE MINIMIS" PER INTERVENTI DI PREVENZIONE DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE
E' disponibile la presentazione delle domande per la richiesta di contributi ai fine dell'attuazione di sistemi di prevenzione dei danni alle produzioni agricole causati dalla fauna selvatica presente in forma stanziale o temporanea e appartenente sia a specie protette che a specie cacciabili.
Il termine per presentare le domande di aiuto è stato fissato al 31 gennaio 2022.
PER INFO RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI CIA
Fauna selvatica, bene apertura del ministro alla modifica della legge
«Bene che torni l’attenzione sulla fauna selvatica, è due anni e mezzo che chiediamo di intervenire: l’obiettivo è comune e riguarda tutto il mondo agricolo».
CIA Veneto, attraverso il suo presidente Gianmichele Passarini, commenta così le dichiarazioni rese dal ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli nel corso dell’audizione con le commissioni riunite di Senato e Camera in merito al percorso di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla definizione del Piano strategico nazionale (PSN) nell'ambito della nuova politica agricola comune (PAC).
«Era maggio del 2019 quando avevamo svolto una manifestazione a Venezia – ricorda Passarini – con tanto di incontro con l’allora assessore regionale all’Agricoltura. In quell’occasione avevamo lanciato una proposta: la modifica della legge 157/1992, quella che si occupa della fauna selvatica. Si tratta di una legge datata, nata in una situazione ambientale e sociale completamente diversa da quella attuale. Per questo motivo la Cia Agricoltori Italiani aveva proposto una radicale riforma di quella legge. La finalità di fondo, indicata già nel titolo, deve essere modificata passando dal principio di “protezione” a quello di “gestione”».
Il presidente di Cia Veneto ricorda che i danni provocati dalla fauna selvatica sono calcolati in 70 milioni di euro, pensando alla sola perdita di fatturato agricolo nel Paese.
Secondo i dati della Regione Veneto, negli ultimi 3 anni le richieste di rimborso con causale «sinistri fauna selvatica» sono state in media 500 l’anno.
«Cia propone di passare dal concetto di tutela a quello di gestione. Nel concreto, vorrebbe dire contingentare il numero di animali selvatici presenti sul territorio in base a criteri scientifici. Se è vero che le specie possono coesistere, bisogna regolare i numeri.
La proposta di modifica della legge prevede la regolazione del rapporto con l’attività venatoria, l’autotutela degli agricoltori, il risarcimento totale del danno e la tracciabilità della filiera venatoria.
«Il testo predisposto da CIA è a disposizione di tutti – conclude Passarini- non vogliamo mettere la bandiera su questa battaglia: prima arriveremo alla modifica della legge in Parlamento, meglio sarà per tutti».
Stati Generali della Pesca, il settore cerca rappresentatività. Per questo è nata Pescagri
“Oggi abbiamo ascoltato il grido d’allarme dei pescatori ed è sulla loro richiesta di essere rappresentati che si è mossa CIA, fondando Pescagri".
Si è espresso così Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, agli Stati Generali della Pesca a Chioggia.
"Avere una associazione, capeggiata da una donna veneta, è uno strumento da sfruttare – e che mettiamo a disposizione degli addetti ai lavori – per arrivare ad essere incisivi, per avviare una vera concertazione, per poter interloquire a tutti i livelli, da quello provinciale e regionale a quello ministeriale”.
“Se si vuole il bene di questo settore – conferma il Segretario Nazionale di Pescagri CIA Marilena Fusco – dobbiamo smettere di fare a gara a chi è il primo della classe. Per questo faccio un appello alle altre associazioni di categoria: lavoriamo tutti assieme, consapevoli che questo è un mestiere ancora importante e che può rappresentare uno sbocco per tanti giovani. I precedenti Stati Generali, d’altronde, risalgono a sette anni fa: se siamo ancora qui a discutere di futuro, vuol dire che in passato non si è stati all’altezza delle legittime aspettative del settore”.
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Acconto Iva 2021
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DDL Bilancio 2022: proroga beni Strumentali 4.0
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Fatturazione elettronica: Proroga UE
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DDL Bilancio 2022: Rinviata l’abolizione dell’Esterometro
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Anomalie ISA 2016-2018
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Registro Nazionale “Aiuti di Stato”
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Aiuti De Minimis: Anomalie IRAP/2019 quadro RS
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Prestazioni del de cuius non fatturate
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Sommario persone:
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Super Green-pass
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Saldo IMU 2021
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Bonus edilizi: i chiarimento dopo il DL “Antifrodi”
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INPS: Restituzione prestazioni indebite
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Scadenzario di dicembre
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Sommario imprese:
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Fondo investimenti innovativi per le imprese agricole
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Adeguamento registratori telematici versione xml 7.0
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Servizio di consultazione fatture elettroniche
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Acconti di novembre
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I modelli di monitoraggio dei crediti d’imposta
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LIPE: avvisi d’irregolarità
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Crediti inesistenti e crediti non spettanti
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Trattamento fiscale dei test Covid pagati dall’azienda
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Sommario persone:
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Dal 15 novembre Certificati anagrafici online
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Rivalutazione terreni e partecipazioni
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Bonus prima casa under 36
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Rinuncia all’eredità dopo la dichiarazione di successione
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Scadenzario di novembre
PSR: Integrazione finanziaria ai tipi di intervento 1.1.1, 8.1.1, 8.4.1 e 8.6.1
A seguito dello stanziamento di nuove risorse disposto dalla modifica del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 al fine di favorire la ripresa delle attività delle imprese agricole e forestali nell’attuale fase emergenziale si dispone di integrare le risorse stanziate dal bando di cui alla DGR n. 897/2021 e s.m.i,
1.1.1 Azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze
4.3.1 Infrastrutture viarie Silvo pastorali, ricomposizione e miglioramento fondiario e servizi in rete
5.2.1 Investimenti per il ripristino dei terreni e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità Naturali
8.1.1 Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli
8.4.1 Risanamento e ripristino delle foreste danneggiate da calamità naturali, fitopatie, infestazioni parassitarie ed eventi climatici
8.6.1 Investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti forestali
Altro...
Agricoltura e cambiamenti climatici
Mercoledì 1 dicembre, a Conegliano, è in programma un convegno di Cia Treviso per parlare del rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici.
L'appuntamento è alle 9.30 al Teatro Toniolo (via G. Galilei; partecipazione libera con obbligo di green pass).
L'evento avrà una relazione introduttiva di Andrea Giuliacci e una successiva tavola rotonda tecnica alla quale parteciperanno Marcello Mastrorilli, direttore del CREA; Andrea Pitacco, docente CIRVE Università di Padova; Filippo Codato, direttore Condifesa Treviso Vicenza Belluno; Gianmichele Passarini, presidente di CIA Veneneto.
L'evento sarà moderato da Antonio Boschetti direttore de l'Informatore Agrario e vedrà la partecipazione di alcune classi della Scuola agraria ed enologica "GB Cerletti" di Conegliano. Le conclusioni sono affidare al presidente nazionale di CIA Dino Scanavino.
PSR : apertura bandi 2021
Si informa che sono in fase di approvazione la delibera regionale che determina l’apertura per la presentazione delle domande di contributo a fondo perduto per gli investimenti aziendali e per l’insediamento dei giovani in agricoltura
Tipologia degli interventi:
Tipo Intervento: 3.2.1 Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola
Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola – PG (giovani)
Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola: Interventi di ammodernamento e riconversione degli impianti irrigui finalizzati al risparmio della risorsa idrica
Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola – riduzione emissioni prodotte da attività agricole – STRUTTURE
Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità
globali dell’azienda agricola – Riduzione delle emissioni inquinanti di origine zootecnica in atmosfera - ATTREZZATURE
Tipo Intervento: 4.2.1 Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
Tipo Intervento: 6.1.1 Insediamento di giovani agricoltori
Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole – PG
Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole
Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole – energie rinnovabili
Per informazioni chiedi appuntamento presso gli uffici CIA.
Il futuro passa dall'agricoltura
Il futuro passa dall’agricoltura. È l’esito del convegno che si è svolto oggi a Padova e organizzato dall'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, Donne in Campo e Associazione Pensionati del Veneto. Al centro del dibattito, i temi che rappresentano l’impegno quotidiano delle associazioni di CIA: tutelare donne e giovani, rilanciare le aree rurali del paese, garantire agli anziani pensioni dignitose.
Presenti i vertici nazionali delle tre associazioni: il presidente di ANP Alessandro Del Carlo, di Donne in Campo Pina Terenzi, il vicepresidente di AGIA Luca Trivellato. Al dibattito hanno partecipato anche la presidente di Donne in Campo Veneto Michela Brogliato, il presidente di AGIA Veneto Luca Bisarello e il vicepresidente di ANP Veneto Dino Milanello. Collegati e in presenza, diversi rappresentanti delle istituzioni, che hanno potuto sentire dalla viva voce dei protagonisti dell’agricoltura speranze e proposte per il futuro.
«L’agricoltura ha un ruolo importantissimo non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale. Per questo deve essere messa al centro dei finanziamenti regionali, stringendo un patto con le nuove generazioni, per quanto riguarda formazione, welfare, tutela del territorio, avvio e innovazione delle attività”. È quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis, Jonatan Montanariello e Anna Maria Bigon, intervenuti al convegno. Se riconosciamo al mondo dell’agricoltura il ruolo di ‘custode del territorio’, la politica deve creare le condizioni fiscali e finanziarie che garantiscano un reddito dignitoso agli imprenditori e a tutta la filiera, così da assicurare continuità a questo mondo.
Disponibilità e collaborazione sono stati portati anche dalla consigliera regionale Elisa Cavinato. Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha ricordato l’impegno sul fotovoltaico e ha aggiunto: L’agricoltura ha dimostrato, in particolare durante il lockdown severo, di essere un settore essenziale, rispetto al quale anche le Istituzioni sono tenute ad investire. In questo quadro sia il PNRR che, soprattutto, la nuova Pac rappresentano l’occasione per un reale rilancio delle imprese agricole, pure in termini di nuove tecnologie. Il tema delle redditività, inoltre, rimane al centro del dibattito: secondo i vostri stessi studi, al produttore rimane una percentuale tra il 10 e il 15% del prezzo finale. Una cifra irrisoria, in un mare di speculazioni lungo la filiera talvolta difficili da intercettare.
La senatrice Daniela Sbrollini, collegata da Roma, si è impegnata a raccogliere le istanze promosse dai partecipanti al convegno e di portarle all’attenzione del Parlamento. «Dalle misure per le donne e la parità di genere – ha assicurato – fino all’emendamento richiesto dall’ANP che riguarda l’APE Sociale e i lavoratori usuranti. È solo grazie al confronto e alla collaborazione che possiamo ottenere dei risultati».
Di alto respiro le conclusioni del presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini, votate al recupero del valore associativo. «Dobbiamo aprirci alla collaborazione, alla condivisione, renderci protagonisti di un percorso di rafforzamento della coesione sociale. Prima il lockdown, poi alcune ubriacature politiche hanno depotenziato il ruolo dei corpi intermedi. Dobbiamo essere invece orgogliosi del nostro ruolo, aprirci al confronto e costruire assieme il Paese che vogliamo, come recita il nostro manifesto programmatico».
Prosek, Cia Veneto al tavolo con la Regione
Si è svolto stamattina a Venezia il tavolo sul caso Prosek, alla presenza del viceministro alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e di tutti gli attori interessati dalla vicenda: dal presidente della Regione Luca Zaia all'assessore all'Agricoltura Federico Caner. Per CIA Veneto c'era il presidente regionale Gianmichele Passarini. Durante l’incontro sono state definite le azioni da attivare in vista dell’opposizione formale dell’Italia al riconoscimento da parte dell’Unione Europea della menzione geografica tradizionale per il Prosek croato.
«Occorre - ha dichiarato Passarini - difendere le nostre denominazioni. Il nome del vino croato è troppo simile a quello del nostro spumante. Può trarre facilmente in inganno i consumatori di tutto il mondo e nuocere seriamente al Prosecco Made in Italy, che è la prima Dop per volume e valore certificato, con oltre 2 miliardi di euro di fatturato annuo sui mercati e 500 milioni di bottiglie prodotte nella nostra regione».