Martedì, 30 Novembre 2021 11:02

Agricoltura e cambiamenti climatici

Mercoledì 1 dicembre, a Conegliano, è in programma un convegno di Cia Treviso per parlare del rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici.
L'appuntamento è alle 9.30 al Teatro Toniolo (via G. Galilei; partecipazione libera con obbligo di green pass).
L'evento avrà una relazione introduttiva di Andrea Giuliacci e una successiva tavola rotonda tecnica alla quale parteciperanno Marcello Mastrorilli, direttore del CREA; Andrea Pitacco, docente CIRVE Università di Padova; Filippo Codato, direttore Condifesa Treviso Vicenza Belluno; Gianmichele Passarini, presidente di CIA Veneneto.
L'evento sarà moderato da Antonio Boschetti direttore de l'Informatore Agrario e vedrà la partecipazione di alcune classi della Scuola agraria ed enologica "GB Cerletti" di Conegliano. Le conclusioni sono affidare al presidente nazionale di CIA Dino Scanavino.

 

Lunedì, 15 Novembre 2021 09:49

PSR : apertura bandi 2021

Si informa che sono in fase di approvazione la delibera regionale che determina l’apertura per la presentazione delle domande di contributo a fondo perduto per gli investimenti aziendali e per l’insediamento dei giovani in agricoltura

 

Tipologia degli interventi:

 

Tipo Intervento: 3.2.1 Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola

Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola – PG (giovani)

Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola: Interventi di ammodernamento e riconversione degli impianti irrigui finalizzati al risparmio della risorsa idrica

Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola – riduzione emissioni prodotte da attività agricole STRUTTURE

Tipo Intervento: 4.1.1 Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità

globali dell’azienda agricola – Riduzione delle emissioni inquinanti di origine zootecnica in atmosfera - ATTREZZATURE

Tipo Intervento: 4.2.1 Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

Tipo Intervento: 6.1.1 Insediamento di giovani agricoltori

Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole – PG

Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole

Tipo Intervento: 6.4.1 Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole – energie rinnovabili

Per informazioni chiedi appuntamento presso gli uffici CIA.

Venerdì, 05 Novembre 2021 15:43

Il futuro passa dall'agricoltura

Il futuro passa dall’agricoltura. È l’esito del convegno che si è svolto oggi a Padova e organizzato dall'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, Donne in Campo e Associazione Pensionati del Veneto. Al centro del dibattito, i temi che rappresentano l’impegno quotidiano delle associazioni di CIA: tutelare donne e giovani, rilanciare le aree rurali del paese, garantire agli anziani pensioni dignitose.

Presenti i vertici nazionali delle tre associazioni: il presidente di ANP Alessandro Del Carlo, di Donne in Campo Pina Terenzi, il vicepresidente di AGIA Luca Trivellato. Al dibattito hanno partecipato anche la presidente di Donne in Campo Veneto Michela Brogliato, il presidente di AGIA Veneto Luca Bisarello e il vicepresidente di ANP Veneto Dino Milanello. Collegati e in presenza, diversi rappresentanti delle istituzioni, che hanno potuto sentire dalla viva voce dei protagonisti dell’agricoltura speranze e proposte per il futuro.

«L’agricoltura ha un ruolo importantissimo non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale. Per questo deve essere messa al centro dei finanziamenti regionali, stringendo un patto con le nuove generazioni, per quanto riguarda formazione, welfare, tutela del territorio, avvio e innovazione delle attività”. È quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis, Jonatan Montanariello e Anna Maria Bigon, intervenuti al convegno. Se riconosciamo al mondo dell’agricoltura il ruolo di ‘custode del territorio’, la politica deve creare le condizioni fiscali e finanziarie che garantiscano un reddito dignitoso agli imprenditori e a tutta la filiera, così da assicurare continuità a questo mondo.

Disponibilità e collaborazione sono stati portati anche dalla consigliera regionale Elisa Cavinato. Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha ricordato l’impegno sul fotovoltaico e ha aggiunto: L’agricoltura ha dimostrato, in particolare durante il lockdown severo, di essere un settore essenziale, rispetto al quale anche le Istituzioni sono tenute ad investire. In questo quadro sia il PNRR che, soprattutto, la nuova Pac rappresentano l’occasione per un reale rilancio delle imprese agricole, pure in termini di nuove tecnologie. Il tema delle redditività, inoltre, rimane al centro del dibattito: secondo i vostri stessi studi, al produttore rimane una percentuale tra il 10 e il 15% del prezzo finale. Una cifra irrisoria, in un mare di speculazioni lungo la filiera talvolta difficili da intercettare.

La senatrice Daniela Sbrollini, collegata da Roma, si è impegnata a raccogliere le istanze promosse dai partecipanti al convegno e di portarle all’attenzione del Parlamento. «Dalle misure per le donne e la parità di genere – ha assicurato – fino all’emendamento richiesto dall’ANP che riguarda l’APE Sociale e i lavoratori usuranti. È solo grazie al confronto e alla collaborazione che possiamo ottenere dei risultati».

Di alto respiro le conclusioni del presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini, votate al recupero del valore associativo. «Dobbiamo aprirci alla collaborazione, alla condivisione, renderci protagonisti di un percorso di rafforzamento della coesione sociale. Prima il lockdown, poi alcune ubriacature politiche hanno depotenziato il ruolo dei corpi intermedi. Dobbiamo essere invece orgogliosi del nostro ruolo, aprirci al confronto e costruire assieme il Paese che vogliamo, come recita il nostro manifesto programmatico».

Martedì, 02 Novembre 2021 14:28

Prosek, Cia Veneto al tavolo con la Regione

Si è svolto stamattina a Venezia il tavolo sul caso Prosek, alla presenza del viceministro alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e di tutti gli attori interessati dalla vicenda: dal presidente della Regione Luca Zaia all'assessore all'Agricoltura Federico Caner. Per CIA Veneto c'era il presidente regionale Gianmichele Passarini. Durante l’incontro sono state definite le azioni da attivare in vista dell’opposizione formale dell’Italia al riconoscimento da parte dell’Unione Europea della menzione geografica tradizionale per il Prosek croato. 

«Occorre - ha dichiarato Passarini - difendere le nostre denominazioni. Il nome del vino croato è troppo simile a quello del nostro spumante. Può trarre facilmente in inganno i consumatori di tutto il mondo e nuocere seriamente al Prosecco Made in Italy, che è la prima Dop per volume e valore certificato, con oltre 2 miliardi di euro di fatturato annuo sui mercati e 500 milioni di bottiglie prodotte nella nostra regione».

Si comunica che la Giunta regionale del Veneto ha approvato in data 25 ottobre 2021 la DGR n. 1465, che dispone un incremento di euro 150.000,00 sulla somma inizialmente stanziata di euro 350.000,00 con DGR n. 438 del 6 aprile 2021

Giovedì, 28 Ottobre 2021 17:28

Riprogettiamo il futuro

Donne in Campo, Agia Giovani Imprenditori Agricoli e ANP Associazione Nazionale Pensionati incontrano i parlamentari per riprogettare il futuro.

Venerdì 5 novembre, alle 10.00, presso il Crowne Plaza di Padova (via Po 197) si uniscono in assemblea per: garantire agli anziani #pensioni dignitose; tutelare Donne e Giovani; rilanciare le aree rurali del Paese. All'incontro interveranno i Presidenti Regionali e Nazionali di Donne In Campo - CIA , Agia Giovani Imprenditori Agricoli, ANP e i ParlamentarI. Le conclusioni le terrà il Presidente Cia - Agricoltori Italiani Veneto Gianmichele Passarini.

Per partecipare online, ecco il link: https://us02web.zoom.us/j/82479111688?pwd=bUxlaEZ6MnJyNzR4MlFLSzlYczZoUT09 (passcode 141601).

 

 

 

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del  Ministero dello Sviluppo economico il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole con una dotazione di 5 milioni di euro.

Le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento ministeriale.

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

L’articolo 1, comma 123, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022) ha istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un apposito Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole, con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2020, destinato a favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole che determinano il reddito agrario ai sensi dell' articolo 32 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o per i soggetti che effettuano investimenti in beni immateriali strumentali compresi nell’elenco di cui all’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 20.

A chi si rivolge

Il Fondo si rivolge alle imprese agricole attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.

Alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le imprese devono:

  • essere di micro, piccola e media dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’Allegato I al regolamento ABER;
  • essere regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese – sezione speciale imprese agricole – della Camera di commercio territorialmente competente;
  • avere la sede legale o un’unità locale ubicata sul territorio nazionale;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 14, del regolamento ABER;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegittimi o incompatibili dalla Commissione europea.

Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese:

  • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 30 (trenta) percento delle spese ammissibili, ovvero del 40 (quaranta) percento nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016.

Le agevolazioni sono riconosciute nel limite di euro 20.000,00 per soggetto beneficiario.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:

  • beni materiali strumentali, ivi inclusi quelli di cui all’allegato A della legge n. 232/2016, riportati nell'allegato n. 1 del decreto 30 luglio 2021;
  • beni immateriali strumentali inclusi nell’allegato B della legge n. 232/2016 e riportati nell'allegato n. 2 del decreto 30 luglio 2021.

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

  • essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in tempo utile ai fini del rispetto del termine di presentazione della richiesta di erogazione;
  • essere relative a beni strumentali allo svolgimento dell’attività d'impresa, nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, utilizzati esclusivamente presso la sede legale o l’unità locale ubicate sul territorio nazionale come indicato nella domanda di agevolazione e caratterizzati da autonomia funzionale, fatti salvi i beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
  • essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

L’investimento relativo all’acquisizione dei beni deve:

  • essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli;
  • essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio si intende la data individuata all’articolo 2, punto 15, del regolamento ABER;
  • essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa dichiarato ammissibile;
  • essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata. Nel caso in cui, nei suddetti 3 anni, alcuni beni strumentali diventino obsoleti o inutilizzabili, è possibile procedere, previa comunicazione al Ministero, alla loro sostituzione.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

  • relative a beni usati;
  • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
  • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di IVA.

L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo se realmente ed effettivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria e dalla stessa non recuperabile.

Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo di cui al presente decreto non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a euro 5.000,00.

Come funziona

La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello del decreto legislativo n.123/1998.

I termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’intervento agevolativo, saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.

Arrivare subito a un aumento di almeno 5 centesimi al litro sul prezzo del latte conferito nella Regione Lombardia, che determina -come è noto- anche quello nel resto del Paese. Dopo il fallimento del tavolo di filiera al Mipaaf, è questo l’accorato appello di Cia-Agricoltori Italiani alle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, attraverso una lettera indirizzata ai rispettivi assessori all’Agricoltura e per conoscenza al ministro Stefano Patuanelli.

«Stamattina abbiamo inoltrato la comunicazione – dichiara il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini – all’assessore regionale Federico Caner. La nostra regione sta pagando un prezzo molto alto: nel 2020, in Veneto, gli allevamenti sono scesi a circa 3.000 unità (-4% rispetto al 2019). Circa 1.500 detengono quasi il 90% dei capi (ricordiamo che sono circa 150.000 le vacche che costituiscono la mandria veneta). Ciò significa che i piccoli allevamenti stanno scomparendo. Inoltre l’incremento dei costi di produzione di latte bovino dovuto al rincaro delle materie prime (+30%) e dei rialzi dei listini di mangimi, fertilizzanti ed energia, sta mettendo in ginocchio le stalle italiane, che non possono più andare avanti senza un significativo aumento del prezzo del latte, attualmente inferiore al costo di produzione (circa 0,45 €/lt)».

Secondo Cia, la filiera lattiero-casearia deve garantire una quotazione equa agli allevatori, che non vada solo a coprire i costi, ma offra anche la giusta redditività alle aziende agricole, già colpite dagli effetti della pandemia. Nonostante gli industriali abbiano riconosciuto davanti al ministro la crisi dei produttori e stiano godendo i frutti positivi dei bilanci dell’export di formaggi e di quotazioni favorevoli del latte spot, non sembra esserci alcuna intenzione di riconoscere l’aumento richiesto a gran voce dal sistema allevatoriale.

«È fondamentale – conclude Passarini - agire con urgenza per evitare il collasso dell’intero settore, che pesa circa il 12% sull’industria alimentare. Continuiamo a lavorare senza sosta per aiutare i produttori a uscire dalla crisi e chiediamo, dunque, alla Regione Veneto di intervenire.

Il Vinitaly Special Edition è un segnale importante di ripartenza del vino, dopo il punto di rottura rappresentato dalla pandemia che ha fatto perdere al settore oltre 3 miliardi di euro solo nel 2020, con un crollo medio dei fatturati del 15%. Ora più che mai serve fare squadra, ragionare in ottica di sistema, creare una filiera organica, costruire alleanze sempre più strette con il settore fieristico per attrarre buyer esteri, puntare sulla promozione per competere sempre meglio sui mercati internazionali. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, in occasione del convegno inaugurale del Vinitaly, da oggi al 19 ottobre a Veronafiere, dove l’organizzazione è presente al Padiglione 4 Stand C6 con il “Walk Around Tasting” delle aziende associate. Presente con lui il presidente di CIA Veneto Gianmichele Passarini e - per le istituzioni - il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli e la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti.

"L’export è strategico per il vino Made in Italy", ha detto Scanavino. "Per questo tornare in presenza, dopo più di un anno, con un evento dedicato al wine business e ai B2B è fondamentale per sostenere il comparto e raggiungere l’obiettivo dei 7 miliardi di euro realizzati sui mercati esteri a fine 2021.Il Vinitaly Special Edition è un segnale importante di ripartenza del vino, dopo il punto di rottura rappresentato dalla pandemia che ha fatto perdere al settore oltre 3 miliardi di euro solo nel 2020, con un crollo medio dei fatturati del 15%. Ora più che mai serve fare squadra, ragionare in ottica di sistema, creare una filiera organica, costruire alleanze sempre più strette con il settore fieristico per attrarre buyer esteri, puntare sulla promozione per competere sempre meglio sui mercati internazionali".

"Essere presenti con le nostre aziende - ha aggiunto il presidente Passassini - è un segnale importante, Vinitaly e i nostri produttori hanno subito gravi ripercussioni a causa della pandemia: essere qui, in presenza, e parlare di futuro è un buon segno". 
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CIA INFORMA OTTOBRE 2021

  • Sommario imprese

  • Registri IVA precompilati

     

  • Irap: mancata compilazione del quadro IS

  • Vendita olio d’oliva al 4%

  • Mod.770/2021

  • Inps: obbligo di Spid rinviato per imprese e professionisti

  • Inps: proroga esonero contributivo agricoltura

  • Banca dati strutture ricettive

  • Sommario persone:

     

  • Decreto contro il caro luce e gas
    Stralcio dei debiti fino a 5.000 euro

  • 730 integrativo entro il 25 ottobre

  • Bonus Idrico 2021

  • Dal 1 ottobre servizi telematici solo con Spid, Cie, Cns

  • Scadenzario di ottobre