Mercoledì, 27 Febbraio 2019 16:11

Pac 2021-2027, il punto sulla riforma

Parlamentari europei, membri del governo, amministratori regionali e locali e i vertici del mondo CIA: ci saranno tutti all’incontro organizzato da CIA Agricoltori Venezia che si terrà il 1° marzo a Portogruaro all'istituto Itis Leonardo Da Vinci Portogruaro per fare il punto sulla PAC 2021-2027.
Un convegno che – a due mesi dalle Elezioni Europee – serve per focalizzare l’attenzione sulla prossima Politica Agricola Comunitaria, in un momento di grande incertezza: la Commissione europea sta infatti programmando tanti e tali cambiamenti che, se le istituzioni nazionali e regionali riusciranno a interpretarli in modo corretto, ne deriveranno notevoli vantaggi per i nostri agricoltori. Ma prima sarebbe necessario capire quali sono le esigenze più impellenti per gli agricoltori, scegliere in modo mirato le priorità e utilizzare i pochi interventi disponibili in maniera intelligente e mirata. Facile a dirsi, un po’ meno facile a farsi. Al dibattito, moderati dal direttore di Cia Venezia Mario Quaresimin, interverranno: il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini, quello di Cia Venezia Paolo Quaggio, il responsabile Cia Dipartimento Sviluppo Agroalimentare e territorio Giuseppe Cornacchia.
Gli interlocutori politici sono invece Franco Manzato, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole; Marco Zullo, europarlamentare coordinatore EFDD/M5S in Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale; Elisabetta Gardini, Capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo; Paolo De Castro, vicepresidente Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Parlamento Europeo; Fabiano Barbisan, Consigliere Regionale del Veneto; Francesca Zottis, Consigliere Regionale del Veneto.
Le conclusioni sono affidate al presidente della Cia nazionale Dino Scanavino.

Mercoledì, 13 Febbraio 2019 09:02

Giornale di Vicenza, 13 febbraio 2019

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Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:55

Metro, 12 febbraio 2019

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Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:46

Nuova Venezia, 3 febbraio 2019

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Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:42

Gazzettino, 3 febbraio 2019

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Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:41

Gazzettino, 30 gennaio 2019

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Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:22

Latte, ci vuole un tavolo nazionale

«Solidarietà ai pastori sardi, ma la questione latte riguarda anche noi: il Veneto soffre dei medesimi problemi». Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, appoggia la protesta dei produttori sardi e ne approfitta per fare il punto della situazione nella nostra regione.
«Da noi la produzione di latte di capra è marginale, concentrata nel Bellunese. Ma siamo grandissimi produttori di latte bovino (1,18 milioni di tonnellate), ed in questo momento produciamo sul filo del prezzo di costo: 38-39 centesimi al litro. Gli allevamenti cioè non riescono ad avere nessun margine di guadagno sulla produzione».
Il dato è confermato dal numero di aziende: tra il 2017 e il 2018 sono sparite più di 100 realtà produttive (sono passate da 3.358 a 3.254). «A soccombere - conferma Passarini - sono gli allevamenti medio-piccoli, mentre resistono le stalle più grosse (quelle con più di 500 capi). Si tratta di un impoverimento del tessuto produttivo veneto, della perdita di realtà piccole e di qualità».
E' per questo che il presidente di CIA Veneto si augura che il ministro all'Agricoltura Gian Marco Centinaio, che ha già espresso il suo interessamento alla vicenda, «consideri la situazione su scala nazionale, non concentrandosi solo sulla Sardegna: non vogliamo fare una guerra tra poveri, per la filiera del latte occorre un intervento complessivo».

Un brindisi all'annata 2015 dell'Amarone di Valpolicella. Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, ha partecipato stamattina alla cerimonia, portando anche i saluti del presidente nazionale Dino Scanavino, insieme al ministro delle politiche Agricole Gianmarco Centinaio e all'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan.

L’amarone è uno dei migliori biglietti da visita dei vini italiani nel mondo, protagonista di primo piano di quel successo dell’export tricolore che ha in Veneto la prima regione d’Italia, che nel corso del 2018 ha battuto ogni record nell’esportazione di bottiglie di pregio realizzando un valore complessivo di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, pari ad un terzo dell’intero export nazionale. Del resto il Veneto è la regione che vanta nel settore dei vini il maggior numero di etichette a denominazione d’origine (ben 53), di cui 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt.

«Un successo, quello della viticoltura a denominazione d’origine – ha fatto notare Pan – che affonda le proprie radici nella sapienza e nelle capacità dei viticoltori e degli enotecnici, in particolare quelli veronesi. Ma che ha alle proprie spalle anche l’importante azione di supporto che la regione Veneto, negli anni, ha svolto e continua a svolgere a favore dei viticoltori e della promozione dei vini veneti all’estero.

Cia era presente con due sue aziende, San Cassiano e Corte Figaretto. «La aziende CIA - ha dichiarato Passarini - si distinguono sempre non solo per l'ottima qualità dei vini, ma per l'amore e la passione con cui lavorano: per noi è motivo di orgoglio, e ci fa piacere che questa dedizione venga poi apprezzata da chi acquista i nostri vini». 

 

Lunedì, 28 Gennaio 2019 09:02

Prime valutazioni sull'andamento 2018

Pubblichiamo per tutti i nostri iscritti il nuovo rapporto di Veneto Agricoltura con le "Prime valutazioni sull'andamento del settore agroalimentare veneto nel 2018" in cui, oltre ai risultati ancora non definitivi dell'anno passato, si ipotizzano le prospettive per il 2019.

Potete leggere il rapporto cliccando su questo link.

Venerdì, 25 Gennaio 2019 08:52

Tribuna di Treviso, 24.01.19

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