Sabato, 04 Maggio 2019 12:46

Canapa, opportunità che sfuma?

Le recenti prese di posizione sulla coltivazione e commercializzazione della canapa riaccendono i riflettori sull'argomento. E' per questo che CIA Agricoltori Italiani Rovigo, in collaborazione con CIA Veneto, organizza il convegno «Canapa: opportunità che sfuma?», in programma lunedì 6 maggio, alle ore 9:30, al Palazzetto Campagne Vecchie di Rovigo (Piazza Garibaldi).
Dopo i saluti di Aglio Giordano, presidente provinciale dell'associazione agricola e coordinati dal direttore provinciale Paolo Franceschetti, direttore interverranno: Stefano Bona dell'Università di Padova con una relazione su "Tecniche agronomiche convenzionali e innovative"; Gianpaolo Grassi, primo ricercatore Crea Ci di Rovigo, con un focus dedicato a "Problematiche sulla disponibilità del seme e delle varietà adatte alla coltivazione"; Daniele Modesto, amministratore Zerofarms che illustrerà il " Controllo completo dei parametri ambientali nella produzione della canapa" La posizione e le proposte sul tema canapa di Cia-Agricoltori Italiani verranno, invece presentate da Ivan Nardone del Dipartimento Sviluppo Agroalimentare e del Territorio di Cia Nazionale. Sulla promozione e la coltivazione della canapa con le possibili attività della Regione Veneto, interverrà Alberto Zannol, direttore direzione Agroalimentare Regione Veneto. Infine, dopo il dibattito, le conclusioni saranno affidate a Gianmichele Passarini, presidente Cia Veneto. L'iniziativa ha il patrocinio del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della Provincia di Rovigo e dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Rovigo.

Solo nell’ultimo triennio la superficie dedicata alla coltivazione di canapa in Italia è passata da 950 a quasi 3.000 ettari, registrando un incremento del 200%.

«La canapa rappresenta un’occasione unica per i territori - spiegano gli esperti Cia - contribuisce a ridurre il consumo di suolo, diserbare i terreni e bonificarli dai metalli. In più ha un altissimo valore aggiunto per il Made in Italy, grazie ai suoi mille impieghi nel campo dell’alimentare, della cosmetica, del tessile, del verde ornamentale, della bioedilizia e delle bioplastiche».

Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, l’Italia era il secondo produttore mondiale di canapa dopo l’Unione Sovietica. La Penisola contava fino a 100 mila ettari seminati per un milione di quintali prodotti. Poi l’abbandono, con lo sviluppo delle fibre sintetiche, ma soprattutto come conseguenza della campagna mondiale contro una produzione considerata a torto solo nella fattispecie delle sostanze stupefacenti.

«Oggi raccogliamo gli effetti della legge 242 del 2016 relativa alle Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa -osserva Cia- che, approvata all’unanimità dal Parlamento, ha ridato slancio e fiducia alla coltivazione della canapa e alle sue trasformazioni».

Giovedì, 02 Maggio 2019 07:23

CIA Informa Maggio 2019

  • Enoturismo tra le attività agricole connesse

  • PPC per i famigliari coadiuvanti coltivatori diretti

  • “Vecchie” Deleghe per fatturazione elettronica Food Truck

  • Mod. IRAP 2019: aiuti di Stato per l’agricoltura

  • Iva: regolarizzazione del Plafond 

  • Lezioni private: imposta sostitutiva 15%

  • Apicoltura: questionario mortalità alveari

  • Avvisi bonari artigiani e commercianti

  • Buoni pasto nel periodo di allattamento

  • Inps: rinvio dei conguagli per perequazione

  • Scadenzario di maggio

Mercoledì, 17 Aprile 2019 12:57

Preoccupazione per il rischio aumento IVA

Cia-Agricoltori italiani dichiara la sua preoccupazione per il paventato aumento Iva nel 2020 dopo le dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Cia-Agricoltori Italiani sottolinea come Il settore agricolo sia già penalizzato nella catena della formazione dei prezzi, che presenta già un forte divario di quelli alla produzione rispetto che a quelli al consumo. Si rischia così di far pagare solo all’agricoltura questo incremento Iva.
Secondo Cia-Agricoltori Italiani questo aumento farà crescere la depressione della domanda interna di consumi.

Martedì, 16 Aprile 2019 13:39

Tribuna di Treviso, 16.04.19

20190416Tribuna

Martedì, 16 Aprile 2019 13:38

Gazzettino, 16.04.19

20190416Gazzettino

Martedì, 09 Aprile 2019 12:33

CIA Informa Aprile 2019

CIA Informa Aprile 2019

  • DL 4/2019 e Assistenza fiscale 

  • Mod.IVA 2019: nuova compilazione rigo VL33

  • Fattura elettronica per conferimenti a coop.ve

  • LIPE 2019

  • Reddito di allevamento: le nuove specie

  • Allevamento eccedentario non dichiarato

  • ISA anche per le imprese agricole

  • Comunicazione ENEA 2019

  • Limiti per università non statali - Il nuovo modello RLI

  • Nuove tariffe INAL

  • CAF regime stagionale per i contratti a termine

  • INPS: nuovi modelli Gestione aziende agricole

  • Scadenzario di aprile

Martedì, 09 Aprile 2019 08:10

Convenzione con FIAT

In relazione agli accordi intercorsi fra FCA Italy S.p.A. e C.I.A. Agricoltori Italiani, allo scopo di offrire un trattamento di miglior favore ai professionisti iscritti a CIA, FCA Italy ha predisposto speciali condizioni commerciali, valide per l’acquisto di autoveicoli nuovi dei marchi Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Jeep e Fiat Professional, valide fino al 31.12.2019.
Nel file allegato tutte le informazioni utili.

 

Cia Agricoltori Italiani Veneto porta al Vinitaly la sostenibilità. Il tradizionale appuntamento veronese con la filiera del vitivinicolo diventa occasione, quest’anno, per puntare l’attenzione sulle tematiche ambientali.
«Il sistema CIA – conferma il presidente regionale Gianmichele Passarini – è presente con uno suo stand, al padiglione 10, insieme a 25 aziende associate provenienti da Sicilia, Sardegna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Una vetrina per i vini e gli olii delle altre regioni. Noi invece abbiamo alcune decine di aziende (che producono dal prosecco all’amarone) presenti con i propri spazi: abbiamo scelto realtà che puntano sulla sostenibilità, perché è questo il messaggio che vogliamo lanciare».

Perché l’idea che l’agricoltura inquini fa fatica ad essere sradicata. «Eppure i passi in avanti sono stati giganteschi», spiega Passarini. «Parliamo del vino bandiera della produzione veneta, il Prosecco. Non molti sanno che le 178 aziende che aderiscono al Consorzio di Tutela del Prosecco hanno sottoscritto un Protocollo di autoregolamentazione per la gestione sostenibile dei vigneti, inteso a minimizzare l’impatto della chimica sul territorio. Questo protocollo, ad oggi, è più severo delle leggi vigenti: esclude vari principi attivi tuttora ammessi dal Ministero dell’Agricoltura, dalla UE e dall’OMS».

I risultati sono concreti. Quasi la metà delle aziende (69 su 178) promuove interventi di sistemazione idraulico–agraria del terreno e azioni volte alla preservazione degli elementi di pregio del paesaggio vitivinicolo. Crescono gli interventi di restauro e mantenimento del patrimonio architettonico locale. Sono 84 le aziende che hanno effettuato investimenti in risorse energetiche rinnovabili (centrali idroelettriche, solare termico, ecc.) hanno risparmiato all’ambiente circostante l’emissione di alcune migliaia di tonnellate di anidride carbonica. L’81% dei produttori adotta metodi di riciclo dei materiali di scarto della produzione in vigneto e il 90% delle aziende DOCG riutilizza i sottoprodotti della trasformazione dell’uva per la fertilizzazione del terreno.

«Sono i dati ufficiali del Consorzio di Tutela – aggiunge Passarini – che dimostrano come il settore agricolo sia particolarmente sensibile ai temi ambientali. In queste settimane in tutto il mondo, grazie soprattutto ai giovani, è tornato d’attualità parlare di clima e di rispetto dell’ambiente. Ci è sembrato coerente portare questo messaggio nella più grande fiera italiana. Certo, parleremo di altre questioni molto importanti, come l’export. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e la Brexit mettono a rischio la nostra capacità di andare all’estero. Il “no deal” ci colpirebbe in modo diretto, visto che il Regno Unito rappresenta il quarto mercato di sbocco per le esportazioni agroalimentari tricolori e il terzo all'interno dei confini comunitari. Tra i prodotti italiani più venduti, il primo è il vino, che rappresenta il 24% del totale delle esportazioni Oltremanica, con un fatturato superiore a 830 milioni di euro».

Domenica, 07 Aprile 2019 10:27

CIA al Vinitaly

Cia-Agricoltori Italiani sarà presente alla 53esima edizione del Vinitaly, in programma a Verona da domenica 7 aprile al 10, con tante iniziative e novità legate al mondo del vino e soprattutto con ospiti politici per fare il punto sulla situazione del settore.

Con Cia-Agricoltori Italiani al Salone internazionale del Vino e dei Distillati, 25 aziende associate provenienti da Sicilia, Sardegna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Racconteranno vini e territorio al Padiglione 10 - Stand D2.

Il Vinitaly 2019 di Cia-Agricoltori Italiani sarà, dunque, nel segno delle degustazioni e dei suoi protagonisti: vini regionali, ma anche birre artigianali e olii extravergine d’oliva.

Tanti gli ospiti d’eccezione di Cia-Agricoltori Italiani. Nell’Area meeting arriverà il commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan e una delegazione di eurodeputati italiani (domenica 7 aprile, prima dell’inaugurazione della Fiera). Il presidente Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, presenzierà, invece, alla degustazione dei vini solidali (lunedì 8 aprile, alle 11:00). Dopo di lui, prevista la visita delle istituzioni regionali (alle 14:00 sempre di lunedì).

In programma con Cia-Agricoltori Italiani nel suo spazio espositivo, innumerevoli incontri tra palato e vini locali, momenti tematici con le aziende aderenti alla rete del Forum Nazionale Agricoltura Sociale e focus su realtà vitivinicole giovani o al femminile.

Attenzione eccezionale alla Nocciola Piemonte IGP e all'immancabile viaggio del gusto tra gli olii extravergine. Torneranno, infatti, in chiave internazionale, le iniziative speciali con i buyer esteri dell'Agenzia ICE per la valorizzazione delle birre artigianali italiane e, al fianco di Italia Olivicola - Consorzio Nazionale, la promozione degli olii tracciati extravergine d’oliva. Tendenze e ricerca faranno sintesi nella "Passion wine cocktail", il mix esperienziale offerto da drink a base di spumanti, vini e agrumi siciliani. Momento clou, con il maestro Beppe Vessicchio (martedì 9 aprile, alle 15:30). Dirigerà idealmente l’orchestra Cia-Agricoltori Italiani, per sottolineare come anche il vino sia musica celestiale.

Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, interverrà insieme ai presidenti di Confagricoltura, Uiv, Federvini, Federdoc e Assoenologi e Alleanza coop agroalimentari, al convegno promosso dalla Filiera del Vino Italiana “Conversazione con le Organizzazioni della Filiera Vitivinicola” (domenica 7 aprile, alle 14:00 - Area Talk Show Stand Mipaaft), dove è previsto anche il saluto del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte il quale incontrerà successivamente i presidenti del settore agroalimentare tra i quali Scanavino.

“Il Vinitaly è da sempre una vetrina importante per i produttori e il contatto privilegiato con gli operatori commerciali italiani ed esteri. Ecco perché -spiega Dino Scanavino, presidente Cia-Agricoltori Italiani- consideriamo da sempre prioritario offrire alle nostre aziende associate uno spazio in grado di valorizzarne il peso e le potenzialità. I loro vini -conclude Scanavino- sono i veri protagonisti che scegliamo di raccontare con degustazioni e iniziative mirate per ricordare quanto territorio, agricoltura sociale, ruolo delle donne e giovani, ma anche tecnologia e infrastrutture, siano le vere leve dello sviluppo del settore vitivinicolo”.

Giovedì, 21 Marzo 2019 11:03

Corriere delle Alpi, 21.03.19

20190321CorriereAlpi