Un brindisi all'annata 2015 dell'Amarone di Valpolicella. Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, ha partecipato stamattina alla cerimonia, portando anche i saluti del presidente nazionale Dino Scanavino, insieme al ministro delle politiche Agricole Gianmarco Centinaio e all'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan.

L’amarone è uno dei migliori biglietti da visita dei vini italiani nel mondo, protagonista di primo piano di quel successo dell’export tricolore che ha in Veneto la prima regione d’Italia, che nel corso del 2018 ha battuto ogni record nell’esportazione di bottiglie di pregio realizzando un valore complessivo di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, pari ad un terzo dell’intero export nazionale. Del resto il Veneto è la regione che vanta nel settore dei vini il maggior numero di etichette a denominazione d’origine (ben 53), di cui 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt.

«Un successo, quello della viticoltura a denominazione d’origine – ha fatto notare Pan – che affonda le proprie radici nella sapienza e nelle capacità dei viticoltori e degli enotecnici, in particolare quelli veronesi. Ma che ha alle proprie spalle anche l’importante azione di supporto che la regione Veneto, negli anni, ha svolto e continua a svolgere a favore dei viticoltori e della promozione dei vini veneti all’estero.

Cia era presente con due sue aziende, San Cassiano e Corte Figaretto. «La aziende CIA - ha dichiarato Passarini - si distinguono sempre non solo per l'ottima qualità dei vini, ma per l'amore e la passione con cui lavorano: per noi è motivo di orgoglio, e ci fa piacere che questa dedizione venga poi apprezzata da chi acquista i nostri vini». 

 

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