Mercoledì, 27 Luglio 2022 09:36

Emergenza idrica: Bene i poteri commissariali, adesso interventi su opere e irrigazione In evidenza

«Ai primi di luglio, dopo l’incontro con la Regione Veneto e con l’ANBI, avevamo chiesto la nomina di un commissario per l’emergenza idrica, convinti che servissero velocità, procedure snelle e zero burocrazia. Siamo stati ascoltati, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare».
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così la nomina del presidente della Regione Veneto Luca Zaia a commissario.


«Si tratta di una scelta doverosa, in virtù del fatto che siamo di fronte, oramai, ad un cambiamento epocale, che danneggia in primis le aziende agricole, quelle che dovrebbero ricoprire il ruolo di produttori di derrate alimentari. Da adesso servono tutte le misure atte ad intercettare, trattenere, infiltrare e utilizzare in modo oculato l’acqua. Servono sia grandi opere, come la diga del Vanoi, tra Veneto e Trentino, ma servono anche piccoli invasi».
Passarini ricorda il ruolo dell’agricoltura nella gestione di una risorsa sempre più preziosa. «Non sprechiamo l’acqua: non solo la utilizziamo per la produzione di cibo, ma anche per rimpinguare le falde. Attraverso l’irrigazione di precisione, negli ultimi anni, siano arrivati a ottenere fino al 50% di risparmi nell’utilizzo di acqua. Ma oltre che sull’irrigazione, si deve investire in opere strutturali. Dobbiamo essere tutti impegnati per garantire la fruibilità dell'acqua agli agricoltori e a tutta la popolazione».

Letto 400 volte Ultima modifica il Martedì, 02 Agosto 2022 10:47
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