Lunedì, 30 Agosto 2021 13:09

Tipici da spiaggia, la tappa di Caorle

Vino, miele, pane, insalata, frutta, salumi, formaggi, pesce, e tanti altri prodotti del territorio, sono stati i protagonisti di “Tipici da spiaggia”, la manifestazione organizzata dal Sib-Sindacato Italiano Balneari di Fipe-Confcommercio e da Cia Agricoltori Italiani.
L’iniziativa, nata nel 2019 allo scopo di promuovere i prodotti agroalimentari locali e di qualità negli stabilimenti balneari, è ritornata per la sua seconda edizione, dopo lo stop del 2020 causa Covid.

Lo stabilimento del Comparto 8P di Caorle, dove ieri pomeriggio ha preso il via la tappa che va a chiudere l’evento, ha accolto per l’occasione il presidente CIA Veneto Gianmichele Passarini, il direttore Cia Veneto Maurizio Antonini, il presidente Cia Venezia Paolo Quaggio, il direttore Cia Venezia Angelo Cancellier, il direttore nazionale Pescagri Marilena Fusco, il presidente di Unionmare Veneto Alessandro Berton.
Ospiti l’assessore regionale al demanio, Francesco Calzavara e l’eurodeputata Rosanna Conte.

«I turisti - commenta il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini - cercano certamente spiagge e servizi di qualità, nell’ambito di una vacanza esperienzale, in cui cibo e paesaggio hanno un ruolo preponderante. Ecco dunque la dimostrazione che l’agricoltura è un tassello fondamentale della ripartenza. Tipici da spiaggia può diventare il prototipo della collaborazione tra istituzioni, produttori di beni e fornitori di servizi. Quel tavolo tra terra e mare battezzato a Sottomarina deve crescere nei prossimi mesi: noi siamo pronti a fare la nostra parte».

«Questo progetto, fortemente voluto dal Ministero anche per testimoniare la vicinanza del modo dell’agricoltura al mondo del turismo, sottolinea l’importanza di questi due settori strategici per l’economia della nostra regione», afferma il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton. «La seconda edizione di “Tipici da spiaggia” è il connubio perfetto tra la bellezza dei nostri litorali e le eccellenze dei prodotti agroalimentari italiani. Due settori che condividono anche molti aspetti comuni, della sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo oculato delle risorse, al legame indissolubile con il territorio, fatto di imprese locali.
Il prodotto balneare è ormai un prodotto maturo, che deve essere continuamente arricchito. Per fare questo è importante anche mettere in condizione gli ospiti che frequentano le nostre spiagge di conoscere le ricchezze del nostro territorio, e tra queste l’enogastronomia rappresenta sicuramente una componente fondamentale».

«La ristorazione, l’agricoltura, la pesca, la balneazione, sono sicuramente comparti che possono e devono collaborare, perché dalla collaborazione si può solo crescere». ha aggiunto Paolo Quaggio, presidente CIA Venezia.

«Dei 72milioni di presenze turistiche in Veneto, metà vengono fatte nel balneare – ha ricordato Francesco Calzavara, assessore regionale al bilancio e demanio –. Riuscire oggi a mettere assieme l’eccellenza di una balneazione assistita coi prodotti tipici del territorio, è la migliore promozione che facciamo verso un futuro che è fatto di turismo esperienziale, che deve dare tranquillità per chi vuole vivere la nostra spiaggia unito alla possibilità di assaporare i nostri prodotti agricoli».

«Queste iniziative sono importantissime, perché portare il Made in Italy in spiaggia, significa far conoscere a tutti i turisti sotto l’ombrellone, anche stranieri, la differenza del gusto del nostro prodotto – ha concluso la parlamentare europea Rosanna Conte –. In Europa si parla tanto del “Farm To Fork”, dalla terra alla tavola. Questo è quello che dobbiamo far capire anche noi, perché il nostro prodotto è qualità, e lo si percepisce chiaramente quando lo si prova».

Per venire incontro alle norme sul distanziamento, quest’anno non erano presenti gli stand direttamente in spiaggia, ma i prodotti tipici sono stati messi a disposizione degli stabilimenti che hanno ospitato gli eventi e sono stati offerti a pranzo agli avventori. Un modo anche per allargare l’offerta nei confronti dei turisti e per scoprire nuovi gusti e nuovi sapori durante il momento del ristoro.

Le aziende presenti sono state:
Azienda agricola Guerra Guido col pane; società agricola eredi Scala con frutta, verdura e vino; cantina Adami col vino; azienda agricola Il Giogo con formaggi; azienda agricola Citton Natalino con miele e sott'olio, O.P. Bivalvia Veneto- iPescaOri col pesce; fattorie Venedia con mozzarelle di bufala.

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Il Veneto posto pandemia riparte dalle sue eccellenze: i prodotti tipici dell’agricoltura e il turismo. È un vero e proprio “patto tra terra e mare” quello sancito oggi a Sottomarina di Chioggia tra Cia Veneto, Unionmare Veneto e benedetto dalla Regione, che annuncia la nascita di un tavolo di concertazione.
«Abbiamo i prodotti migliori, più sani e più salubri, esempi di una biodiversità che non ha eguali nel resto del Paese. E il nostro turismo è organizzato, offre servizi, puntualità, cortesia e accoglienza: sono i due asset su cui muoverci per rilanciare il Veneto al di là del Covid-19», è il cuore del discorso di Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, Alessandro Berton, presidente di Unionmare e Federico Caner, assessore regionale all’agricoltura e al turismo.

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Dopo gli appuntamenti del 29 giugno e del 27 luglio, si chiude sabato 31 agosto “Tipici da spiaggia”, la manifestazione che porta il Made in Italy dell'enogastronomia sotto l’ombrellone.
Organizzata dal SIB-Sindacato Italiano Balneari di Fipe-Confcommercio, a cui ha aderito CIA Agricoltori Italiani, l’evento gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo.
Sulle spiagge di quattro località balneari venete - Caorle, Jesolo, Eraclea e Rosolina - saranno dunque presenti gli stand CIA con i prodotti tipici della regione, per far diventare la vacanza anche occasione di conoscenza dei luoghi che associano alla bellezza del territorio, la degustazione di specialità locali (vini, formaggi, olio, frutta, ecc.), e qualsiasi altro prodotto della nostra terra. A presentare i prodotti, che rendono ogni regione unica ed esclusiva, saranno gli agricoltori stessi.

In particolare, dalle ore 18.00, allo stabilimento balneare Nemo Beach di Jesolo si svolgerà l’appuntamento centrale della manifestazione che coinvolge la nostra regione, alla presenza dei presidenti di Unionmare Veneto Alessandro Berton e CIA Veneto Gianmichele Passarini.
Durante le degustazioni, interverranno chef, ristoratori e imprenditori agricoli locali per raccontare la storia del territorio e dei prodotti tipici.

«Questo progetto, fortemente voluto dal Ministero anche per testimoniare la vicinanza del modo dell’agricoltura al mondo del turismo, sottolinea l’importanza di questi due settori strategici per l’economia della nostra regione – afferma il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton –.
L’enogastronomia ricopre grande importanza nell’offerta turistica del nostro territorio e non solo, che va sempre più targettizzata per proporre un prodotto vincente.
La conoscenza delle tipicità locali e del territorio rappresentano un vero e proprio momento di cultura, di conoscenza e di crescita. È molto importante quindi il legame tra turismo e gastronomia – conclude Berton – due settori che condividono anche molti aspetti comuni, della sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo oculato delle risorse, al legale indissolubile con il territorio, fatto di imprese locali e quindi costituito da un’economia non delocalizzabile».

«La promozione del buon cibo nelle imprese balneari, attraverso il racconto diretto degli stessi agricoltori – spiega il presidente di CIA Agricoltori Italiani Veneto Gianmichele Passarini – è un’occasione in più per far conoscere ai turisti il nostro grande patrimonio agroalimentare, valorizzando ulteriormente il Made in Italy. La costa veneta, da Bibione fino al Delta del Po, è meta ogni anno di milioni di presenze nazionali ed internazionali: partendo dal modo di dire “mordi e fuggi”, abbiamo pensato che questa espressione – grazie al contatto diretto tra produttori e consumatori – possa diventare “mordi e torni”».

 

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