«Bisogna riprogrammare e rilanciare la campagna di vaccinazione contro il Covid, con tempi certi, maggiore efficienza organizzativa e nel rigoroso rispetto dei criteri di priorità indicati dalle autorità sanitarie».

Finalmente un segnale concreto per l'agricoltura, le filiere che finora erano state più penalizzate potranno avere il giusto aiuto”.

Giovedì, 25 Marzo 2021 07:00

Il presidente Passarini ospite di TV7

Il presidente Gianmichele Passarini: “Il Recovery Plan offre un’opportunità all’agricoltura, ci sono una settantina di miliardi per la transizione ecologica. Ma dobbiamo fare in modo che le nostre aziende possano cogliere questa opportunità: se chiudono - perché non hanno avuto gli adeguati sostegni - non offriamo un futuro al nostro settore primario”.

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L'intervista del presidente di CIA Veneto Gianmichele Passarini a TV: ecco il filmato

Giovedì, 18 Marzo 2021 15:31

PSR : apertura termini bandi 4.4 e 13.1

Il provvedimento dispone l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per i tipi di intervento 4.4.3 Strutture funzionali all’incremento e valorizzazione della biodiversità naturalistica - Dotazioni necessarie al miglioramento della coesistenza tra le attività agricolo/zootecniche e fauna selvatica
e 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014- 2020. Scadenza 15 maggio 2021

 

Per info sede cia

«Ben venga il protocollo per la vaccinazione nelle aziende, ben venga il tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, per ottimizzare questo percorso».

Cia Veneto, che ha partecipato lunedì mattina all’incontro con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e con l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, plaude al coinvolgimento delle associazioni di categoria, datoriali e sociali nel piano per accelerare la campagna vaccinale.

«Non chiediamo corsie preferenziali o trattamenti di favore: collaboreremo con le istituzioni politiche e sanitarie per rendere il più efficace possibile questo protocollo. Riteniamo che vada data precedenza alle categorie più deboli e – per evitare casi come quelli di Treviso (con la chiamata dei dipendenti comunali e dei giornalisti – che venga prevista una lista di soggetti pronti a subentrare in caso di rinuncia.

In questi giorni cercheremo di preparare una fotografia puntuale e precisa del mondo agricolo, fatto prevalentemente di aziende medio-piccole, e forniremo tutto il supporto che ci verrà richiesto».

Sul ritiro cautelativo del vaccino di Astrazeneca, Cia Veneto attende il pronunciamento degli scienziati. «Speriamo solo non che la campagna non venga ulteriormente rallentata: dopo oltre un anno di convivenza con il coronavirus, abbiamo tutti voglia di lasciarci alle spalle la pandemia».

Lunedì, 15 Marzo 2021 11:10

Fondo competitività 2020

Si informa che  AGEA con proprie delibere  I.O. N° 23 relative al Fondo per la competitività delle filiere e le I.O. N° 24 Filiera zootecnica in crisi, ha redifinito  gli importi unitari in funzione del numero di domande presentate nel 2020.

Fondo competitività filiere

8,18 euro per ogni capo ovino IGP macellato;

5,45 euro per ogni capo ovino non IGP macellato.

74,11 euro per ettaro per la filiera del mais;

60,85 euro per ettaro per la filiera delle proteine vegetali (legumi e soia).

Fondo emergenziale per le filiere in crisi

13,87 euro per ogni capo suino macellato della Filiera suinicola;

0,84 euro per ogni capo della Filiera cunicola;

1,40 euro per ogni capo della Filiera ovicaprina.

Per informazioni rivolgersi presso gli Uffici CIA

Supportare il Made in Italy in un momento di crisi per il Paese, agevolando la ripresa con la vendita diretta sul web dei prodotti agroalimentari e puntando sull’innovazione digitale delle aziende. E’ questo l’obiettivo della piattaforma dalcampoallatavola.it, il primo e-commerce che vede protagonisti gli agricoltori italiani su tutto il territorio nazionale. Nata dallo sforzo congiunto tra Cia-Agricoltori Italiani e J.P.Morgan, vuole mettere a disposizione delle imprese agricole uno strumento agile, intuitivo ed efficace, che dia un forte impulso al mercato agroalimentare, dopo lo scossa provocata dall’emergenza Covid. Le performance delle aziende agricole hanno, infatti, risentito degli effetti della pandemia, con una flessione del 3,8% del valore aggiunto nel 2020.

Da qualche anno, la presenza dei produttori sul web risponde alle nuove esigenze del consumatore, sempre più incline a instaurare una relazione digitale con le aziende, che diventi vantaggiosa per entrambi. Il trend è stato, poi, molto rafforzato dall’esperienza del lockdown, che ha consolidato la maggior propensione alla spesa via internet. Nel 2020 si è, infatti, registrato un incremento del +134% dell’acquisto di generi alimentari online, con picchi del +300% fra marzo-aprile e del +183% nelle feste natalizie, mentre si prevede un trend del +62% nel complesso del 2021. Da una survey sul target 18-65, il 95% incrementerà lo shopping di cibo su web (dati Nomisma). L’utilizzo delle piattaforme di e-commerce è diventato anche trasversale a livello generazionale, alla luce dei mutamenti negli stili di vita (7 milioni di smart worker durante il lockdown, DAD e spesa per i genitori più anziani ordinata sul web da parenti più hi-tech).

Il rapido sviluppo con l’incremento di richieste ha, dunque, spinto il mondo produttivo a investire con più convinzione nel digitale, con la finalità di creare community di consumatori che diventino ambassador dei loro acquisti su internet. Fra i molti i modelli di business esistenti (paniere proprietario del produttore, partnership territoriali, Gdo e grandi portali internazionali), Cia ha ritenuto strategico investire in una piattaforma a livello nazionale, che permetta a tutte le aziende -soprattutto quelle che non potrebbero gestire un e-commerce in autonomia- di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore. Con l’aggregazione di un ampio numero di produttori, si potranno offrire panieri molto diversificati ai consumatori, garantendo la sicurezza nei pagamenti e una logistica sostenibile. In questo ruolo si caratterizza la mission di un’associazione moderna di impresa che, oltre al tradizionale ruolo di rappresentanza e tutela degli interessi delle aziende, deve supportarne a 360 gradi il business.

Il portale, ricco di informazioni, servizi e possibilità di navigazione, vuole rendere semplice l’esperienza di acquisto delle eccellenze del Made in Italy -vino, olio, legumi, farine, conserve, ortofrutta, pasta artigianale, salumi e formaggi- anche grazie a blog, ricette, note culturali e racconti sulle nostre tradizioni alimentari. Sarà, inoltre, presente una sezione per il prodotto fresco attraverso un sistema di geo-localizzazione, che mette in contatto diretto l’acquirente con i venditori a lui più vicini.

“Gli imprenditori agricoli del nostro Paese -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- hanno fatto sforzi incredibili sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sia per assicurare gli approvvigionamenti necessari al Paese di cibo sano e di qualità, sia per tenere in piedi l’economia delle loro aziende. Occorre ora sostenerne la ripresa con iniziative concrete tagliate sulle nuove tendenze di acquisto e consumo agroalimentare e focalizzate, quindi, sul boom che ha registrato l’e-commerce nel 2020. Infine -conclude Scanavino- occorre rilanciare in modo evidente il valore dei sistemi produttivi territoriali e la qualità dei prodotti regionali. Anche online invitiamo a comprare italiano”.

Dopo “I Prodotti dell’Appennino”, il progetto dedicato alle aziende delle regioni colpite dal terremoto del 2016 che ha sancito l’avvio della collaborazione tra Cia e J.P. Morgan è, dunque, l’emergenza Covid-19 sul tessuto socioeconomico del Paese a impegnare nuovamente le due organizzazioni in un’operazione di rilancio del Made in Italy.

“La pandemia ha mostrato che la crescita delle imprese del settore agroalimentare dipende anche dalla loro capacità di innovarsi e acquisire competenze e strumenti per raggiungere i molti consumatori vicini e lontani che domandano i loro prodotti, mantenendo intatta l’eccellenza che li contraddistingue -ha commentato Francesco Cardinali, Senior Country Officer di J.P. Morgan in Italia-. Siamo orgogliosi di rinnovare il nostro sostegno a Cia e ci auguriamo che questo progetto contribuisca a costruire il futuro delle piccole imprese agricole e a creare opportunità occupazionali nelle comunità dove operano”.