Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:22

Latte, ci vuole un tavolo nazionale

«Solidarietà ai pastori sardi, ma la questione latte riguarda anche noi: il Veneto soffre dei medesimi problemi». Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, appoggia la protesta dei produttori sardi e ne approfitta per fare il punto della situazione nella nostra regione.
«Da noi la produzione di latte di capra è marginale, concentrata nel Bellunese. Ma siamo grandissimi produttori di latte bovino (1,18 milioni di tonnellate), ed in questo momento produciamo sul filo del prezzo di costo: 38-39 centesimi al litro. Gli allevamenti cioè non riescono ad avere nessun margine di guadagno sulla produzione».
Il dato è confermato dal numero di aziende: tra il 2017 e il 2018 sono sparite più di 100 realtà produttive (sono passate da 3.358 a 3.254). «A soccombere - conferma Passarini - sono gli allevamenti medio-piccoli, mentre resistono le stalle più grosse (quelle con più di 500 capi). Si tratta di un impoverimento del tessuto produttivo veneto, della perdita di realtà piccole e di qualità».
E' per questo che il presidente di CIA Veneto si augura che il ministro all'Agricoltura Gian Marco Centinaio, che ha già espresso il suo interessamento alla vicenda, «consideri la situazione su scala nazionale, non concentrandosi solo sulla Sardegna: non vogliamo fare una guerra tra poveri, per la filiera del latte occorre un intervento complessivo».

Un brindisi all'annata 2015 dell'Amarone di Valpolicella. Gianmichele Passarini, presidente di CIA - Agricoltori Italiani Veneto, ha partecipato stamattina alla cerimonia, portando anche i saluti del presidente nazionale Dino Scanavino, insieme al ministro delle politiche Agricole Gianmarco Centinaio e all'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan.

L’amarone è uno dei migliori biglietti da visita dei vini italiani nel mondo, protagonista di primo piano di quel successo dell’export tricolore che ha in Veneto la prima regione d’Italia, che nel corso del 2018 ha battuto ogni record nell’esportazione di bottiglie di pregio realizzando un valore complessivo di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, pari ad un terzo dell’intero export nazionale. Del resto il Veneto è la regione che vanta nel settore dei vini il maggior numero di etichette a denominazione d’origine (ben 53), di cui 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt.

«Un successo, quello della viticoltura a denominazione d’origine – ha fatto notare Pan – che affonda le proprie radici nella sapienza e nelle capacità dei viticoltori e degli enotecnici, in particolare quelli veronesi. Ma che ha alle proprie spalle anche l’importante azione di supporto che la regione Veneto, negli anni, ha svolto e continua a svolgere a favore dei viticoltori e della promozione dei vini veneti all’estero.

Cia era presente con due sue aziende, San Cassiano e Corte Figaretto. «La aziende CIA - ha dichiarato Passarini - si distinguono sempre non solo per l'ottima qualità dei vini, ma per l'amore e la passione con cui lavorano: per noi è motivo di orgoglio, e ci fa piacere che questa dedizione venga poi apprezzata da chi acquista i nostri vini». 

 

Con circolare AGEA numero 6228 del 24/01/2019, sono state disposte le modalità di attuazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1506 del 10 ottobre 2018, al fine di compensare le perdite di reddito subite dai  produttori italiani delle uova e del pollame, a seguito dell’insorgere dell’influenza aviaria ad alta patogenicità appartenente al sottotipo H5 e h7, rilevata e notificata da questo Stato membro il 30 aprile 2016 e per la quale sono state applicate misure veterinarie e di polizia sanitaria a livello unionale e nazionale fino al 28 settembre 2017.
Al riguardo, in attuazione del Regolamento di esecuzione (UE) n. 2018/1506, le misure eccezionali di sostegno al mercato avicolo italiano, sono applicabili alle seguenti categorie merceologiche: anatre, tacchini, faraone, nonché pulcini, polli, pollastre, galline ovaiole e uova del genere Gallus domesticus.


Come riportato all’articolo 3 del sopra citato Decreto Ministeriale, possono beneficiare delle compensazioni i seguenti soggetti:
a) imprese produttrici di uova da cova;
b) imprese produttrici di pulcini;
c) imprese di allevamento di ovaiole e di pollame da carne;
d) Centri d’imballaggio di uova.

E' stato aperto il bando di apertura termini per la presentazione di domande di contributo per investimenti effettuati da imprese agricole e aziende di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo, la scadenza è fissata al 15 febbraio 2019, per info rivolgersi presso la sede CIA più vicina.

Si comunica che il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo con Decreto Dipartimentale n. 5658 del 25 gennaio 2019 (allegato) ha stabilito la prorogare del termine di presentazione
delle comunicazioni 2019 inerenti i programmi annuali di produzione per l’ambito biologico alla data del 15 maggio 2019.

Lunedì, 28 Gennaio 2019 09:02

Prime valutazioni sull'andamento 2018

Pubblichiamo per tutti i nostri iscritti il nuovo rapporto di Veneto Agricoltura con le "Prime valutazioni sull'andamento del settore agroalimentare veneto nel 2018" in cui, oltre ai risultati ancora non definitivi dell'anno passato, si ipotizzano le prospettive per il 2019.

Potete leggere il rapporto cliccando su questo link.