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Agenzia delle entrate Caf n.1
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Proroghe di Ferragosto
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Rateazione dei versamenti
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Sospensione termini processuali
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Monitoraggio fiscale su attività estere 2016
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Corrispettivi di luglio
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F.E.: Consultazione e acquisizione
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F.E.: codice fiscale o partita Iva
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Demolizione e ricostruzione con volumetria inferiore
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Redditi di locazione non percepiti
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Certificato unico debiti tributari
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ISEE corrente 2019
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Gestione separata comunicazioni di debito
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Scadenze di agosto
Vademecum della Campagna vitivinicola 2019-2020
In allegato trovate il vademecum della Campagna vitivinicola 2019-2020, linee guida cui le imprese vitivinicole potranno reperire i principali adempimenti previsti dalla normativa di settore e le norme di riferimento.
Indirizzi per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari
La Regione Veneto con propria DGR ha approvatoi nuovi indirizzi regionali per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari e dei requisiti minimi aggiornati di Proposta di regolamentazione comunale/intercomunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, in applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22 gennaio 2014), e delle DGR n. 380 del 28 marzo
2017 e n. DGR n. 1820 del 4 dicembre 2018.
Cimice asiatica, 200mila euro di sostegno
«Un piccolo contributo per affrontare questa emergenza, ma meglio di niente». CIA Veneto accoglie con moderata soddisfazione lo stanziamento di 200mila euro per sostenere le aziende danneggiate dalla cimice asiatica, inserito nell'assesstamento di bilancio della Regione Veneto.
«Dobbiamo ringraziare il consigliere regionale Graziano Azzalin, che ha presentato quest'emendamento a favore del nostro settore, e il Consiglio Regionale per averlo approvato. In tutta la regione si contano 26.700 ettari di superficie coltivata ad orticole, per un valore complessivo di produzione che si attesta a 690 milioni di euro. I trattamenti con prodotti conformi alla certificazione biologica e difensivi contro la cimice finora nono sono serviti a nulla, la situazione è drammatica. Con 200mila euro si potrà a malapena affrontare l'emergenza, ma occorrerà un intervento più significativo».
Firmato il protocollo di intesa sulla legalità
Gianmichele Passarini, presidente di CIA Agricoltori Italiani Veneto, saluta con soddisfazione la firma del protocollo d’intesa con la Regione Veneto e gli altri protagonisti del mondo produttivo e sociale.
«Il settore agricolo - ricorda Passarini - è tra quelli maggiormente esposti al rischio di irregolarità, per il carattere prevalentemente stagionale della domanda e per la difficoltà nel gestire i rapporti di lavoro con la manodopera. Proprio per questo abbiamo partecipato attivamente al percorso che ha portato alla firma di un protocollo per il contrasto del caporalato.
Con il documento di intesa di oggi ampliamo il raggio d’azione, perché l’illegalità si annida a tutti i livelli della filiera agricola e a farne le spese sono i nostri contadini».
Pressati da costi molto alti e redditività sempre più bassa, potrebbero essere “tentati” di prendere delle scorciatoie, appunto illegali, non capendo che così rischiano di perdere per sempre la loro libertà e la loro sicurezza.
«Ben venga dunque – conclude Passarini - questo protocollo, a patto che diventi uno strumento di azione concreta: vorrei ricordare oggi la grande manifestazione di Libera (associazione con la quale CIA collabora da molti anni) del marzo scorso, che aveva acceso un riflettore sulle infiltrazioni mafiose nella nostra regione. Il problema esiste e va affrontato».
Sospensione temporanea vigneti
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto sono stati pubblicati tre decreti della Direzione Agroalimentare sulla sospensione temporanea di iscrizione allo schedario viticolo.
Lotta al caporalato e manodopera stagionale, occorre sforzo congiunto
Lotta al caporalato, occorre uno sforzo congiunto e non di parte. CIA Agricoltori Italiani Veneto e Confagricoltura Veneto, a poco più di un anno dalla sottoscrizione del protocollo con la Regione Veneto (avvenuta il 21 maggio 2018), fanno il punto sulla reperibilità della manodopera stagionale e sulle iniziative per incrociare domanda e offerta di lavoro. Per tutto il Veneto sono arrivati infatti solo 831 lavoratori stagionali non comunitari, assegnati dal ministero, quando le domande di manodopera sono state il doppio. Una carenza che rischia di favorire il lavoro illegale.
«Quest’anno – spiega Luigi Bassani, direttore di Confagricoltura Veneto - si sta acuendo il problema relativo alla reperibilità della manodopera. Sono tre anni che le quote per l’ingresso di cittadini non comunitari per il lavoro stagionale in Veneto sono state ridotte di due terzi, mentre quelle di altre regioni sono aumentate. Stiamo cercando di avere spiegazioni dal ministero dell’Interno e di riavere le quote che ci sono state sottratte. Lo scopo rimane quello di contrastare forme illegali di somministrazione di manodopera, perché un migliaio di lavoratori in meno concessi equivalgono ad altrettanti lavoratori concessi al Far West del lavoro illegale».
«Ci sono casi eclatanti – conferma Maurizio Antonini, direttore di CIA Veneto – come quello di Venezia. Una città che vive di turismo, che conta (solo a livello alberghiero) 8.000.000 di arrivi l’anno, ha avuto 20 quote per lavoro stagionale. Con questi 20 lavoratori, vanno coperti tutti i settori stagionali: bar, ristoranti, alberghi, spiagge e... imprese agricole. A Padova sono stati concessi 80 posti su quasi 400 richieste. A Verona i 500 concessi potrebbero sembrare tanti, ma se si considera che si comincia ad aprile con la raccolta delle fragole, a luglio con le pesche, in agosto con le pere, in settembre con l’uva, a novembre con kiwi e olive, si capisce che la stagionalità da coprire diventa ampia».
Una situazione insostenibile, che va nella direzione opposta a quanto firmato con la Regione del Veneto. In sede di firma del protocollo, Confagricoltura e CIA avevano sottolineato come anche gli enti bilaterali per l’agricoltura potessero svolgere un ruolo importante per far incontrare domanda e offerta di lavoro.
«Ora prendiamo atto – commentano Bassani e Antonini - di un accordo sottoscritto dalla Regione Veneto con un’altra associazione, che prevede di fare quello che noi stiamo già facendo a livello locale. Ci chiediamo se sia opportuno che su un tema così delicato e cruciale, sul quale la Regione Veneto ha deciso di impegnarsi a fondo, abbia senso interloquire con soggetti che rappresentano solo una parte del vasto mondo dell’agricoltura e non coinvolgere tutto il mondo della rappresentanza agricola».
Altro...
Carta Serena
Carta Serena offre, ai propri associati, una gamma di servizi, coperture, opportunità e agevolazioni. A essa si aggiungono le convenzioni, che la Cia nazionale e le sedi territoriali stipulano per tutti gli iscritti: un “marketing associativo” sempre più utile e accattivante per il sistema Confederale e per l’insieme della “Community Cia”, di cui i pensionati e le loro famiglie sono parte importante.
Scarica qui sotto il depliant informativo
Fauna Selvatica, bene la sentenza della Consulta. Adesso accordo con i Comuni
“Siamo lieti che la Corte Costituzionale abbia riconosciuto agli enti locali il potere di adottare provvedimenti in materia di gestione di fauna selvatica. Adesso siamo pronti ad un passo ulteriore: abbiamo chiesto un incontro all’ANCI Veneto, per studiare assieme ai sindaci le misure più efficaci per intervenire nelle more della modifica della legge”.
Gianmichele Passarini, presidente di CIA Agricoltori Italiani Veneto, interviene nel dibattito sui grandi carnivori.
“E’ inutile gridare ‘al lupo al lupo’ senza intervenire. È un bene che finalmente anche le altre associazioni agricole sposino la necessità di modificare la legge 157/92 sulla fauna selvatica. Già a maggio scorso - ricorda Passarini - avevamo consegnato alla Regione del Veneto la nostra proposta di modifica della legge, ormai datata e inadeguata, e così è avvenuto anche a livello nazionale. Il concetto base è quello di sostituire il concetto di “protezione” con quello di “gestione”.
Passarini invita inoltre a distinguere le attività di gestione della fauna selvatica da quelle dell’attività di caccia, proprio nei giorni in cui è stato approvato il calendario venatorio.
“La gestione della fauna selvatica e l’attività venatoria hanno evidentemente delle connessioni tra loro, ma si tratta di due aspetti profondamente distinti: di carattere generale di governo del territorio il primo, e specifico, ludico-ricreativo il secondo. Questa distinzione deve essere presente e caratterizzare la programmazione e la gestione del sistema”.
Il presidente CIA richiama ancora la proposta di legge presentata un paio di mesi fa: “Le attività di controllo della fauna selvatica non possono essere delegate all’attività venatoria. Il controllo delle specie in eccesso deve rappresentare un’azione prioritaria nella programmazione faunistica, mettendo in campo tutti gli strumenti preventivi e operativi necessari, anche con strumenti di emergenza e di pronto intervento. Il controllo, anche quando prevede l’abbattimento selettivo dei selvatici, deve essere svolto prioritariamente da personale pubblico e/o dagli addetti della vigilanza venatoria, oltre che dall’azione ordinaria della caccia selettiva”.
Revisione macchine agricole - Decreto di proroga
E' stato pubblicato il Decreto Ministeriale che modifica quanto previsto dal precedente Decreto del 20 maggio 2015 concernente la revisione generale periodica delle macchine agricole ed operatrici.
Con questo nuovo Decreto vengono prorogati i termini entro i quali le macchine agricole dovranno essere sottoposte a revisione.
Infatti come potrete notare dal testo la prima scadenza sarà il 30 giugno 2021 per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983 e via via poi gli altri veicoli fino ad arrivare al 2023 per quelli immatricolati entro il 31 dicembre 2018 e infine per quelli immatricolati dopo il 1 gennaio 2019 la revisione andrà effettuata al 5° anno entro la fine del mese di immatricolazione
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Proroga revisione macchine agricole
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Proroga dei versamenti
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Proroga presentazione Mod. Redditi e Irap
Corrispettivi telematici: sospensione della sanzioni -
Corrispettivi telematici: Modalità d’invio provvisorie
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Fattura elettronica differita: quale data?
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dichiarazioni Iva 2018: avvisi di anomalia
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Comunicazioni anomalie Studi di settore
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Rottamazione ter: esito domanda di adesione
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Denuncia aziendale: acquisizione dati fascicolo Agea
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Inps: inquadramento imprese agricole con altre attività
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Scadenze di luglio