Sabato, 21 Luglio 2018 14:30

Voucher, sì al ripristino

«Il ripristino dei voucher, strumento di valido ausilio all’emersione del lavoro sommerso e che si è rivelato di fondamentale importanza per molte forme di lavoro occasionale, sarebbe importantissimo per l’agricoltura veneta».
Lo dichiara il presidente della Cia Veneto Gianmichele Passarini, alla vigilia dell’arrivo alla Camera dei Deputati del Decreto Dignità con i suoi emendamenti. «L’avvio dell’iter di conversione in Parlamento offre l’occasione per adottare questa misura in tempi stretti».

Dopo la loro abolizione, si è creato un vuoto normativo per quanto riguarda il lavoro occasionale.
«L’agricoltura – conferma Passarini – paga colpe non sue, visto che con il vecchio regime pesava per il 6% sul monte voucher utilizzati. L’abuso di altri settori ora penalizza il nostro. Sosteniamo ogni iniziativa finalizzata a combattere lo sfruttamento della manodopera in agricoltura e, più in generale, qualsiasi fenomeno di lavoro irregolare che si traduca anche in concorrenza sleale verso quelle imprese che operano nella legalità. Nelle campagne è già iniziato il periodo delle grandi raccolte, siamo ormai prossimi all’inizio della vendemmia: dall’Amarone nel Veronese al Prosecco nel Trevigiano, c’è una maggiore richiesta di manodopera agricola. Auspichiamo un veloce intervento del Parlamento».

 

 

Venerdì, 13 Luglio 2018 11:04

PINOT GRIGIO : STOCCAGGIO 2018

La Regione Veneto con proprio decreto porta a conoscenza la filiera vitivinicola regionale della richiesta del Consorzio di tutela Vini DOC “delle Venezie” di stoccare, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 39, comma 4 della Legge 238/2016, una quota dei vini atti alla produzione di Pinot grigio “delle Venezie“ DOC, ottenuti dalla vendemmia 2018.

Nell’ultimo anno il vigneto “bio” ha sfondato quota 100 mila ettari di superficie in Italia e le vendite nella Gdo hanno segnato un aumento superiore al 40%.
Per accompagnare lo sviluppo del settore, accanto al Regolamento Ue 848/2018, arriva al traguardo il Decreto Ministeriale (DM) che disciplina il vino biologico: le nuove regole, pubblicate a fine giugno in Gazzetta Ufficiale, recepiscono il Testo Unico del Vino.


Tenendo conto della nuova norma Ue orizzontale, il settore vitivinicolo biologico risponde al Reg. (CE) 203/2012, norma verticale recepita in Italia con il DM 12 luglio 2012 che, dal 1° agosto 2012, ha introdotto (dopo anni di attesa) i requisiti qualitativi e la disciplina di certificazione, oltre che per il vigneto, anche per il processo di cantina.
Spetta alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano determinare i criteri che giustificano, in caso di condizioni meteorologiche eccezionali, l’impiego di dosi di anidride solforosa oltre i limiti previsti per i vini biologici dal Reg. (CE) 606/2009. Ma ciò dovrà avvenire, precisa il DM 8 maggio 2018, sulla scorta di quanto previsto da specifiche Linee Guida che, entro fine agosto 2018, dovranno essere emanate dal MiPAAF in accordo con le Regioni.


Per quanto riguarda invece la procedura di utilizzo di sostanze per uso enologico non ottenute con metodo biologico, l’operatore è autorizzato a impiegare le corrispondenti sostanze non biologiche dopo aver interpellato, con esito negativo, due – e non più tre come previsto dal precedente DM – fornitori di prodotti biologici

Decreto Ministeriale

Sabato, 07 Luglio 2018 08:47

Grano duro, si rafforza la filiera

Si rafforza, con l’ingresso di due nuovi partner il patto di filiera tra mondo agricolo e cooperativo e industria di trasformazione per aumentare la disponibilità di grano duro italiano di qualità e sostenibile, che ha l’obiettivo di sostenere gli agricoltori e rafforzare la competitività della pasta italiana.

Stamattina a Roma è stato siglato un protocollo di intesa tra Assosementi, l’Associazione che rappresenta a livello nazionale l’industria sementiera, COMPAG, la Federazione Nazionale Commercianti di Prodotti per l'Agricoltura, che si aggiungono ai firmatari del primo patto di filiera (del dicembre scorso) al quale hanno aderito AIDEPI - Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri – Confederazione Produttori Agricoli e ITALMOPA - Associazione Industriali Mugnai d’Italia. Presenti alla firma, tra gli altri, il presidenti di AIDEPI Paolo Barilla e il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini, in qualità di componente della Giunta nazionale della Cia –Agricoltori Italiani. Con le adesioni di Assosementi e COMPAG, la filiera viene così rappresentata in tutte le sue fasi, dal seme di grano al pacco di pasta.

In Italia ci sono 1,28 milioni di ettari coltivati a grano duro. A fronte di un leggero calo della superficie (-1,8% rispetto all’anno scorso), la produzione attesa è di 4,2 milioni di tonnellate.

In Veneto quasi 15mila ettari sono destinati a questa coltivazione e la produzione sfiora le 100.000 tonnellate. Nel complesso la resa di produzione è stata molto buona anche dal punto di vista qualitativo (+18,7% tra il 2017 e il 2016). Ma la superficie coltivata a frumento nella nostra regione ha subito una forte contrazione, scendendo del 33% in un anno.

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«Nel corso degli ultimi anni – spiega Passarini - i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, insieme alla forte volatilità sui mercati internazionali, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano. L’incertezza sui prezzi condiziona le scelte imprenditoriali agricole e non aiuta la filiera ad avere un prodotto di qualità, costante nel tempo. La pasta italiana rappresenta l’eccellenza del Made in Italy e ha bisogno di una filiera forte e organizzata per poter competere al meglio nei mercati nazionali e internazionali. Il protocollo di intesa, tra le maggiori organizzazioni di rappresentanza del settore, segna un punto importante per rilanciare la filiera grano duro/pasta simbolo di qualità e di successo dell’Italia nel mondo».

Il protocollo d’intesa è una risposta concreta, volontaria e “di squadra” alle criticità di filiera che ostacolano la crescita del settore. Siamo primi nel mondo per produzione (3,3 milioni di tonnellate annue) e export di pasta (2 milioni di tonnellate), ma questo primato è a rischio. In primo luogo, la forte concorrenza internazionale di Turchia e Egitto, che pur con un prodotto di qualità inferiore stanno erodendo quote di mercato alla pasta italiana, forti anche del supporto dei rispettivi governi. Inoltre, un debole sostegno da parte del sistema Paese in Italia ha sensibilmente concorso nel tempo a scavare un solco, in termini di competitività, crescita e sostegno all’export, tra l’agroindustria pastaria italiana e quella europea ed extra europea.

infografica filiera grano pasta

Mercoledì, 04 Luglio 2018 15:27

Parchi regionali, l'audizione di Cia Veneto

Parchi regionali, Cia Veneto chiede il coinvolgimento degli agricoltori negli organi di gestione.
È questa la posizione che è stata espressa nella audizione in Seconda Commissione del Consiglio Regionale Veneto, che sta esaminando i progetti di legge sulle “Norme per la riorganizzazione e la razionalizzazione dei Parchi Regionali”.
«La valutazione delle proposte di legge 143 e 217 è positiva – spiega il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini - ma consideriamo carente l’attenzione al ruolo che l’agricoltura svolge all’interno delle aree parco. Per permettere agli agricoltori di esplicare pienamente il proprio ruolo attivo nella gestione del territorio e nella tutela e valorizzazione ambientale, occorre valorizzarne il ruolo e coinvolgerli negli strumenti di gestione e nei progetti di tutela e valorizzazione».
Spesso i motivi di contrasto e insofferenza in taluni ambiti protetti, insorgono a causa dell’incremento di specie selvatiche, non sempre appartenenti a specie autoctone, che arrecano ingenti danni alle coltivazioni e agli allevamenti, indennizzati spesso tardivamente e solo parzialmente.
«Il testo proposto non considera le rappresentanze agricole all'interno della “Comunità del Parco” (che è l’organo di indirizzo politico-amministrativo) relegando le realtà agricole dei territori ancora solo alla “Consulta”, che si limita a svolgere un compito propositivo e consultivo. Chiediamo di conseguenza una presenza almeno nella compagine della Comunità del Parco».
Sempre in tema di governance, Cia Veneto chiede che la legge preveda un concorso per la scelta del Direttore del Parco, che dovrà essere una persona «con esperienze specifiche nel settore».

Venerdì, 08 Giugno 2018 14:04

Contratto, Cia Veneto apre al dialogo

Passarini«Nessuna rottura con le organizzazioni sindacali: solo una sospensione della trattativa, con la nostra piena disponibilità a riaprire il confronto e chiudere la discussione sul rinnovo del contratto».
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così lo sciopero annunciato dalle categorie dei lavoratori agricoli di Cgil,Cisl e Uil, proclamato per il prossimo 15 giugno. «Da parte delle associazioni di categoria, ed in particolare di Cia, c’è stata massima apertura alle proposte giunte dal sindacato, molte sono state accettate nel corso di questa trattativa. Ma ci sono due punti che riteniamo imprescindibili. Il primo riguarda la rigidità sull’orario giornaliero di lavoro, previsto in sei ore e trenta. Credo sia l’unico ed ultimo contratto nazionale a prevedere una norma così ferrea. Siccome il lavoro agricolo è legato a molteplici fattori (climatici, produttivi, ecc.), noi chiediamo di fissare una durata settimanale, da distribuire però a seconda delle necessità. Quella eccessiva rigidità diventa anche un rischio ed un onere per le aziende, in termini di controlli da effettuare (e di possibili multe in caso di sforamento)».
La seconda questione è quella del salario minimo. «A livello nazionale – conferma Passarini – sta cambiando il quadro legislativo. Non sappiamo né quando né come verrà applicato un salario minimo promesso dal Governo. Pensiamo sia bene tutelare i nostri lavoratori prevedendo questo aspetto nel contratto, senza aspettare che ci venga imposto da fuori». Il presidente di Cia Veneto auspica comunque una ripresa delle trattative già dopo l’agitazione degli operai agricoli. «Ci sono ancora molti punti da trattare, a partire da quello delle retribuzioni: cerchiamo di pensare agli interessi degli agricoltori superando questi ostacoli».

Cia Informa giugno 2018

  • la Nuova AGEA;
  • T.U. Piante Officinali;
  • Canapa: coltivazione e regole;
  • acconto IMU 2018;
  • acconto TASI 2018;
  • imposte: saldi e acconti di giugno;
  • diritto camerale 2018;
  • remissione in Bonis su F24 Elide;
  • Enea: invio scheda informativa;
  • Sanatoria redditi esteri ex AIRE e ex frontalieri;
  • retribuzioni medie 2018 piccoli coloni e compartecipanti famigliari;
  • scadenzario di giugno.

la SPESA in CAMPAGNAL'Associazione Nazionale "la Spesa in Campagna", nata su iniziativa della Cia - Agricoltori Italiani , opera per valorizzare i territori, la filiera corta e la qualità dei prodotti agricoli.

Il progetto "la Spesa in Campagna" intende:

- favorire relazioni dirette tra agricoltori e consumatori;

- far conoscere la storia di prodotti di qualità, le persone che li hanno realizzati, i campi da cui provengono;

- far ammirare i territori ed i paesaggi di origine dei prodotti;

- garantire prezzi equi correlati solo ai processi produttivi, e non ai passaggi intermedi nella filiera.

Le aziende che aderiscono al circuito "la Spesa in Campagna" rispettano regole precise che prevedono tra l'altro la disponibilità a sottoporsi a verifiche, che, secondo i principi del controllo partecipato, sono aperte anche ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori.

Il consumatore può acquistare i prodotti con diverse modalità:

Punto vendita in azienda: recarsi direttamente in azienda per acquistare i prodotti. Il cittadino/consumatore avrà occasione di conoscere da vicino lo stesso imprenditore, l'attività agricola, le tecniche di coltivazione e di allevamento animali, la cultura contadina, nonché di godere del paesaggio agrario circostante, delle bellezze naturali e artistiche del territorio.

Vetrina del Territorio: nello stesso punto vendita di un'azienda, oltre ai prodotti realizzati in proprio dall'azienda, possono spesso trovarsi anche i prodotti delle aziende limitrofe dello stesso territorio.

...... ma anche restare in città per fare la spesa "in campagna":

E-commerce: procedere all'acquisto on - line con la consegna a casa del prodotto scelto, sempre con la massima trasparenza sulle condizioni di vendita, di spedizione e i tempi di consegna, secondo gli standard di sicurezza garantiti dalle più avanzate tecnologie moderne.

Mercato contadino: un'iniziativa che raccoglie piccoli produttori agricoli locali e li mette direttamente in contatto con i consumatori finali nelle piazze dei tanti comuni d'Italia.

Bottega locale: un'aggregazione di aziende agricole del territorio che portano i propri prodotti nella bottega e che hanno scelto di gestire in maniera associata la vendita diretta.

Relazioni dirette si possono sviluppare anche con i GA (S )- Gruppi di acquisto (Solidali) presenti sul territorio, per organizzare la fornitura dei prodotti con modalità concordate sulla base delle loro particolari esigenze.

Per maggiori informazioni rivolgersi alla sede Cia a voi più vicina.

logoTurismo Verde” Associazione dell’Agriturismo per l’Ambiente, il Territorio e la Cultura rurale. “Turismo Verde” é l’associazione della Cia agricoltori italiani che rappresenta e tutela le aziende agricole che svolgono:

  • attività di agriturismo, nella sua accezione più classica quali ospitalità, ristorazione, degustazione, attività sportive, attività ricreative
  • attività comprese nella definizione di multifunzionalità e che la collettività riconosce proprie dell’agricoltura, quali la didattica, il sociale, la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio rurale e delle tradizioni culturali locali.

Organizza iniziative per favorire e valorizzare la diffusione delle attività delle aziende associate, dei loro servizi e dei loro prodotti partecipando anche a fiere, mostre, mercati ed iniziative editoriali e pubblicitarie.

“Turismo Verde” é presente su tutto il territorio con una sede nazionale e sedi regionali e provinciali.