Dl Sostegni: Cia, bene svolta agricola in cessione credito d’imposta 4.0
Il settore agricolo intravede finalmente l’opportunità di usufruire appieno del credito d’imposta 4.0. Una conquista importante per l’agricoltura che sollecita da tempo sostegno agli investimenti hi-tech e per il rinnovo del parco macchine ultraventennale, requisiti fondamentali per dare seguito al Green Deal Ue. Così Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta dell’ok da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato all’emendamento nel Dl Sostegni sulla cessione del credito. Una vittoria per tutte le imprese italiane e per Cia, intervenuta con proposte concrete sin dalla legge di Bilancio 2020 e durante i vari provvedimenti da inizio pandemia.
Dunque, spiega Cia, la positiva approvazione delle Commissioni, apre alla possibilità per le imprese, comprese quelle agricole, che investono in innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0, di cedere il relativo credito d’imposta direttamente al fornitore dei beni o ad altri soggetti, tra i quali gli istituti creditizi e gli intermediari finanziari.
Nel dettaglio, a partire dalla legge di Bilancio 2020, Cia ha sostenuto con specifiche proposte emendative, la necessità di consentire alle imprese non solo di scontare il credito in compensazione con imposte e contributi a debito, ma anche di poterlo cedere in modo da creare un sistema virtuoso e ancor più incentivante, a beneficio non soltanto del settore agricolo, ma di tutta la filiera della produzione di macchine e di attrezzature innovative.
Per Cia, si concretizza, così, per il comparto agricolo, l’occasione importante di una reale transizione ecologica, con le imprese incentivate dalla misura 4.0 e della cessione del credito, al rinnovo dei mezzi con macchine più moderne, tecnologiche e a bassa emissione C02, in linea da una parte con le sfide ambientali Ue, dall’altra con l’urgenza di ridurre il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. Senza dimenticare che l’integrazione con l’hi-tech, sostenuta dal contribuito della ricerca scientifica, resta cruciale nella produzione di cibo fresco e sano e, quindi, nella lotta alle fitopatie e ai cambiamenti climatici.
“L’approvazione di questo emendamento -commenta il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- arriva a tonificare l’attività delle imprese e premia la visione e la tenacia dell’organizzazione che da sempre considera il tema dell’innovazione di grande rilevanza strategica. Innovazione che non vuol dire solo robotica e digitale -aggiunge Scanavino- ma anche, e prima di tutto, risolvere il problema dei macchinari obsoleti, attraverso una programmazione pluriennale che ci attendiamo venga agevolata dai provvedimenti attuativi del PNRR”.
“Infine -conclude Scanavino- in un momento segnato dalla crisi di liquidità per le aziende a causa della pandemia, la cessione del credito d'imposta favorisce lo sviluppo economico dell'intera filiera agroalimentare in un’ottica di rilancio del Paese. Permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista nel post Covid e nella sfida green Ue. Dopo l'approvazione da parte delle Commissioni referenti, attendiamo un rapido e risolutivo passaggio nelle Aule parlamentari di Senato prima e Camera successivamente”.
Il settore agricolo intravede finalmente l’opportunità di usufruire appieno del credito d’imposta 4.0. Una conquista importante per l’agricoltura che sollecita da tempo sostegno agli investimenti hi-tech e per il rinnovo del parco macchine ultraventennale, requisiti fondamentali per dare seguito al Green Deal Ue. Così Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta dell’ok da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato all’emendamento nel Dl Sostegni sulla cessione del credito. Una vittoria per tutte le imprese italiane e per Cia, intervenuta con proposte concrete sin dalla legge di Bilancio 2020 e durante i vari provvedimenti da inizio pandemia.
Dunque, spiega Cia, la positiva approvazione delle Commissioni, apre alla possibilità per le imprese, comprese quelle agricole, che investono in innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0, di cedere il relativo credito d’imposta direttamente al fornitore dei beni o ad altri soggetti, tra i quali gli istituti creditizi e gli intermediari finanziari.
Nel dettaglio, a partire dalla legge di Bilancio 2020, Cia ha sostenuto con specifiche proposte emendative, la necessità di consentire alle imprese non solo di scontare il credito in compensazione con imposte e contributi a debito, ma anche di poterlo cedere in modo da creare un sistema virtuoso e ancor più incentivante, a beneficio non soltanto del settore agricolo, ma di tutta la filiera della produzione di macchine e di attrezzature innovative.
Per Cia, si concretizza, così, per il comparto agricolo, l’occasione importante di una reale transizione ecologica, con le imprese incentivate dalla misura 4.0 e della cessione del credito, al rinnovo dei mezzi con macchine più moderne, tecnologiche e a bassa emissione C02, in linea da una parte con le sfide ambientali Ue, dall’altra con l’urgenza di ridurre il rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. Senza dimenticare che l’integrazione con l’hi-tech, sostenuta dal contribuito della ricerca scientifica, resta cruciale nella produzione di cibo fresco e sano e, quindi, nella lotta alle fitopatie e ai cambiamenti climatici.
“L’approvazione di questo emendamento -commenta il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- arriva a tonificare l’attività delle imprese e premia la visione e la tenacia dell’organizzazione che da sempre considera il tema dell’innovazione di grande rilevanza strategica. Innovazione che non vuol dire solo robotica e digitale -aggiunge Scanavino- ma anche, e prima di tutto, risolvere il problema dei macchinari obsoleti, attraverso una programmazione pluriennale che ci attendiamo venga agevolata dai provvedimenti attuativi del PNRR”.
“Infine -conclude Scanavino- in un momento segnato dalla crisi di liquidità per le aziende a causa della pandemia, la cessione del credito d'imposta favorisce lo sviluppo economico dell'intera filiera agroalimentare in un’ottica di rilancio del Paese. Permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista nel post Covid e nella sfida green Ue. Dopo l'approvazione da parte delle Commissioni referenti, attendiamo un rapido e risolutivo passaggio nelle Aule parlamentari di Senato prima e Camera successivamente”.
Il lupo? Aiuta l'agricoltura Sulla piana del Cansiglio ha decimato i cervi: pascoli e campi in salvo
Corriere delle Alpi
Anche l’agricoltura convenzionale può essere sostenibile
Con queste parole, il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini ha presentato l'attività dell'azienda orticola di Vigasio: un esempio di un'azienda che attraverso gli investimenti, la ricerca, l'innovazione, anche se considerata "convenzionale", ha tutti i crismi per essere considerata sostenibile e si afferma nei grandi mercati europei.
Ecco il link al servizio.
Zootecnia, Cia: «Gli allevatori pronti a cogliere la sfida del Green Deal europeo»
Le emissioni di gas serra in Italia provocate dall’agricoltura? Il 7,1%. Quelle prodotte dal settore energetico sono l’80,5%. Nonostante questo, la zootecnia italiana è sotto attacco, vittima di visioni allarmistiche e messaggi fuorvianti non suffragati dai dati che incidono negativamente sulla filiera e sui consumatori.
Allevamenti bovini e transizione ecologica
“Allevamenti bovini e transizione ecologica”. Questo il titolo del webinar promosso da Cia-Agricoltori Italiani, in programma martedì 27 aprile, alle ore 10:30. Obiettivo raccontare un settore pieno di sfumature, che ogni giorno mescola tradizione e innovazione scientifica, e che vuole essere attivamente coinvolto e dare un forte contributo alla sfida della sostenibilità, come chiede l'Europa con il Green Deal.
Vitivinicolo : Ristrutturazione campagna 2020/2021
La Deliberazione della Giunta Regionale n. 437 del 6 aprile 2021 stabilisce i termini per la presentazione delle domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
Ricordiamo che l'applicativo per la compilazione delle domande è quello dello Schedario Viticolo, nella sezione "Manuali e procedure" trovate le indicazioni operative per la compilazione.
Attenzione: avvisiamo i beneficiari che anche per questo bando possono essere utilizzate unicamente autorizzazioni già in possesso del beneficiario, quindi detenute nello Schedario viticolo veneto, alla data di approvazione della delibera regionale di apertura o ottenute a seguito di presentazione di domanda/comunicazione di avvenuto estirpo o reimpianto anticipato nell'ambito del territorio regionale.
La tempistica approvata nella deliberazione prevede le seguenti scadenze:
- 31 maggio 2021 per la presentazione delle domande di aiuto;
- 15 gennaio 2022 per la presentazione delle domande di pagamento anticipato;
- 15 aprile 2023 per la presentazione delle domande di saldo;
La vicepresidente della Regione De Berti in un'azienda ortofrutticola di Cia Veneto
Cia Veneto ha ospitato oggi il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti e il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Veneto Marco Andreoli.
Veneto. Gelo d'aprile, raccolti dimezzati. Allarme degli agricoltori
Gelate notturne, le colture di mezzo Veneto in ginocchio. Rischia il 50% di raccolti, soprattutto frutta.
Nel servizio del TGR Veneto, l'intervista a Gianmichele Passarini, Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Veneto
Il Giornale di Vicenza
Il Gazzettino
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Gelata notturna, collassati vigneti Prosecco. Danni anche ai frutteti e alle coltivazioni orticole
Temperature notturne sotto zero che si sono protratte per molte ore, i vigneti del prosecco in pericolo. Lo segnala Cia Veneto: «Uno sbalzo di temperatura di oltre 20 gradi nel giro di pochi giorni, una anomalia a cui purtroppo ci dovremo abituare e che porterà gravi conseguenze alle colture agricole».
Mega impianto fotovoltaico a Loreo, vengano coinvolti gli agricoltori
121mila moduli fotovoltaici dislocati su più di 60 ettari a Loreo. “La lotta al consumo del suolo è un punto cardine della nostra attività – sottolinea Cia Rovigo – Ciò che sta accadendo in Polesine, con il nulla osta da parte della Conferenza dei servizi al mega progetto del Parco fotovoltaico, potrebbe avere delle conseguenze nefaste in tutta la Regione”.