Giovedì, 10 Dicembre 2020 12:55

ANP Veneto incontra il senatore De Poli

Una serie di incontri in videoconferenza con i parlamentari veneti che siedono nelle Commissioni Finanze – Bilancio e Previdenza Sociale. È l’iniziativa organizzata dall’Anp Cia (l’associazione dei pensionati afferenti alla Confederazione Italiana Agricoltori) che è partito oggi, giovedì 10 dicembre, con il senatore Antonio De Poli.
«I parlamentari veneti sono 67 – spiegano i vertici veneti dell’Anp, che con quelli di Cia Veneto hanno partecipato alla videoconferenza - quattordici dei quali siedono nelle commissioni in cui si sta scrivendo la Legge di Bilancio 2021. A loro ci rivolgiamo per portare avanti le istanze dei pensionati. L'epidemia del Covid-19 ha aumentato le diseguaglianze sociali e provocato un peggioramento delle condizioni di vita di tante persone, soprattutto tra i pensionati con assegni al minimo (515,07 euro) che, al momento, non hanno trovato la giusta attenzione da parte delle istituzioni e sostanzialmente dimenticati nei provvedimenti varati dal Governo a seguito dell'emergenza Covid-19».
E visto che il Governo ha deciso di aumentare l'assegno pensionistico (651,51 euro) a sostegno degli invalidi civili totali, Anp Cia chiede che la misura venga estesa tra le altre categorie, anche agli oltre 455.000 ex agricoltori, che dopo tanti anni di duro lavoro per garantire al Paese la produzione di cibo, la manutenzione del territorio, la cura del paesaggio, spesso si trovano costretti anche in età avanzata, a proseguire il lavoro in azienda, con le difficoltà e i rischi che questo comporta».
Un pensiero particolare è stato destinato ai giovani. «Quelli che cominciano a lavorare oggi si troveranno in prima fascia con una pensione di 250 euro. Bisogna dare un segnale diverso, altrimenti non ci sarà mai ricambio generazionale»
«Si tratta di una piattaforma importante con contenuti molto condivisibili – ha dichiarato De Poli, che tra l'altro è stato anche assessore alle Politiche Sociali in Veneto – e che non è legata alla particolare situazione di emergenza sanitaria, ma che ha radici più profonde. Certamente il Veneto ha saputo affrontare meglio di altre regioni la prima fase della pandemia, perché il suo sistema sanitario mantiene un'impronta pubblica e universalistica che in altre regioni, come in Lombardia, non c’è. Bisogna salvaguardare questo modello, spingendo sempre di più le Regioni, che hanno competenza in materia, sulla presa in carico totale del paziente e sulla integrazione tra gli aspetti sanitari e quelli sociosanitari».
Per quanto riguarda invece gli aspetti legati alle pensioni, De Poli ha ricordato che dalla settimana prossima comincerà il percorso della Legge di Bilancio nelle Commissioni Parlamentari. «Se ci sono emendamenti presentati dai vostri interlocutori, fatemi sapere quali sono: sarà probabile che tutto finisca in un maxiemendamento sul quale il Governo metterà la fiducia, bisogna essere tempestivi. Ma molti dei punti della piattaforma possono diventare progetti finanziati con il Next Generation UE: in quel caso gli interlocutori sono i ministeri e la presidenza del Consiglio. Da parte mia, posso assicurare tutto il mio sostegno alle battaglie di ANP e CIA».
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