Annata eccezionale dal punto di vista della qualità, tenuta dal punto di vista della quantità, sui livelli del 2021, preoccupazione per il fenomeno della flavescenza dorata. Sono solo alcuni dei temi emersi durante il convegno “Vendemmia 2022: produzioni, mercati e prospettive”, il tradizionale momento di discussione e confronto organizzato da CIA Venezia e che quest’anno ha visto la partecipazione del presidente nazionale di CIA, Cristiano Fini. 

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Venerdì, 21 Ottobre 2022 13:42

100 anni di Consorzi di Bonifica

“100 anni di consorzi di bonifica”, convegno promosso da FAI CISL Veneto, questa mattina a San Donà di Piave per celebrare i 100 anni del Congresso Regionale delle Bonifiche che proprio a San Donà di Piave, nel 1922, ha posto le basi della moderna bonifica “integrale” che unisce pratiche di sanificazione e sicurezza idraulica a pratiche irrigue.

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«Buon lavoro ai parlamentari eletti in Veneto. Saranno chiamati ad affrontare una situazione difficile: da parte nostra non mancheranno le proposte e lo spirito collaborativo che ci contraddistingue». Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così l’esito delle elezioni politiche.

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Giovedì, 08 Settembre 2022 10:47

La CIA protagonista a Foreste Fiera & Festival

Cia Agricoltori Italiani protagonista a Foreste Fiera & Festival, il progetto che Longarone Fiere Dolomiti propone dal 9 all'11 settembre 2022.
Domani, venerdì 9 settembre, alle 10.00, l’apertura della 4° edizione con una tavola rotonda (in programma alle 11.00) sulla strategia forestale dell’Unione Europea e il Green Deal.

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«Ai primi di luglio, dopo l’incontro con la Regione Veneto e con l’ANBI, avevamo chiesto la nomina di un commissario per l’emergenza idrica, convinti che servissero velocità, procedure snelle e zero burocrazia. Siamo stati ascoltati, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare».
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così la nomina del presidente della Regione Veneto Luca Zaia a commissario.

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Mercoledì, 13 Luglio 2022 11:35

Legge sul fotovoltaico, i paletti di Cia Veneto

«Ribadiamo il nostro no al fotovoltaico a terra, all’agrovoltaico e invitiamo a un maggiore coinvolgimento degli enti locali nell’individuazione delle aree in cui creare i parchi fotovoltaici».

Cia Veneto, attraverso il presidente Gianmichele Passarini, ribadisce alcuni dei propri punti fermi sulla legge regionale che disciplina la realizzazione di impianti fotovoltaici, appena approvata in Consiglio Regionale.

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«Potrebbe essere l'anno degli agriturismi, facciamo in modo che il settore abbia le sue regole». E' un messaggio di speranza quello lanciato ieri da Cia Veneto e Turismo Verde Veneto, nell'incontro con la stampa avvenuto all'agriturismo Settecento Alberi di Noventa di Piave. Hanno partecipato il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini e - per Turismo Verde - la presidente Donata Cenedese e Mario Quaresimin.

«Il settore agrituristico veneto conta di circa 1500 aziende in attività (anno 2019) con una presenza distribuita nelle sette province, Verona con 418 strutture, Treviso con 311, Vicenza 231, Padova 179, Venezia e Belluno 132, Rovigo 53. Recuperiamo i dati del 2019, visto che gli anni 2020 e 2021 sono stati condizionati dalla pandemia. In quell’anno si sono registrate in tali strutture circa un milione di presenze con un aumento del 5,8% sull’anno precedente. Vale la pena di sottolineare che le presenze turistiche complessive nella regione hanno raggiunto i 65 milioni, vale a dire che l’agriturismo ne ha intercettate poco più dell’1,5%. Tale domanda di turismo rurale è, seppur nei numeri descritti, una precisa richiesta da parte di una tipologia di turisti che se non la trovassero nei nostri agriturismi la cercherebbero altrove (altre regioni di Italia, ma anche Francia e Croazia), rischio che la nostra regione non si può permettere di correre. L’enogastronomia, l’ospitalità rurale, la fruibilità di paesaggio agrario, di storia e tradizioni del mondo agricolo rappresentano per i cittadini un modo diverso di vivere il proprio tempo libero verso il quale c’è un preciso orientamento di un nuovo modo di fare turismo che si coniuga con il turismo lento, fatto di esperienze, lontano dai centri affollati, a contatto con la natura, con gli agricoltori e con i tanti prodotti di eccellenza che caratterizzano la nostra agricoltura. Dai dati del centro studi CIA nazionale, le presenze nella primavera 2022 sono in aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019».

In particolare, recarsi presso un agriturismo questa estate è anche un aiuto al settore. «Quest’anno è caratterizzato da una persistente siccità che, sommata alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e all’aumento dei costi energetici, mette a rischio la tenuta economica delle aziende agricole, i cui margini di guadagno sono sempre più ridotti. Scegliere un agriturismo – che è l’elemento più diffuso è caratteristico della cosiddetta multifunzionalità – vuol dire aiutare e sostenere il mondo agricolo».

Durante l'incontro si è discusso delle modifiche alla legge regionale 28/2012, che regola l'attività degli agriturismi. «Attività che è sempre connessa, non è quella principale, che è e deve restare quella agricola. troviamo la nuova definizione di turismo rurale da cui appare evidente la connessione ed il legame con l’azienda agricola. Si è parlato di ospitalità e di percentuali di prodotti, ma soprattutto si è voluto promuovere un sistema».

«Abbiamo restaurato le tante case rurali diroccate, recuperato le ricette della tradizione contadina, le specie autoctone in via di estinzione, ripristinato in tanti territori il paesaggio rurale, il tutto ripagato da un reddito complementare a quello derivante dall’attività agricola, ospitando inizialmente “improbabili” turisti (poi sempre più numerosi). L’agriturismo è stato così visto come un luogo fuori dalle mete di un turismo di massa e quindi di possibili assembramenti, ed un posto all’aperto, al contatto con la natura e quindi più sicuro, sostenibile ed esperienziale. Abbiamo saputo dare momenti di relax, di svago, di nuove esperienze da portare a casa, ma anche di conforto verso i nostri ospiti, potendo affermare di essere sempre più indispensabili alla comunità. 

Tutti insieme ridiamo valore al fattore umano e quindi alle relazioni, elemento chiave per l’accrescimento del bene comune e delle aree più interne del nostro Veneto».

 

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Mercoledì, 15 Giugno 2022 09:40

Passarini vicepresidente di Cia nazionale

Gianmichele Passarini, Gennaro Sicolo, Matteo Bartolini e Luca Brunelli. Questi i nomi dei 4 nuovi vicepresidenti nazionali di Cia-Agricoltori Italiani, eletti a Roma durante il primo rinnovato Consiglio Direttivo dell’organizzazione. Affiancheranno il presidente Cristiano Fini per i prossimi quattro anni.

Sicolo, imprenditore olivicolo di Bitonto, è attualmente presidente di Cia Puglia e del Consorzio nazionale Italia Olivicola. Bartolini, imprenditore agricolo e agrituristico di Città di Castello, dove si coltiva il pregiato tartufo locale, è alla guida di Cia Umbria. Passarini, allevatore avicolo di Bovolone, è presidente di Cia Veneto. Luca Brunelli, imprenditore vitivinicolo di Montalcino, è stato presidente di Cia Toscana e di Agia, l’associazione “under 40” di Cia.

“Ai nuovi vicepresidenti eletti, vanno le mie più vive congratulazioni -dichiara Fini- con l’augurio di lavorare e costruire insieme un nuovo corso, più inclusivo e innovativo, sempre al servizio degli agricoltori e delle famiglie. Oggi le sfide da affrontare per il mondo agricolo sono di una portata enorme: guerra, rincari, transizione verde, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare, tecnologie genetiche e digitali -continua il presidente nazionale di Cia- e serve responsabilità e nuova coesione per traguardarle. Noi siamo pronti a farlo”.

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