Martedì, 11 Settembre 2018 11:59

Ancora incidenti sul lavoro

L’incidente di Torricelle, nel Veronese, in cui ha perso la vita un 38enne schiacciato da un trattore, riapre la piaga delle morti sul lavoro. Dobbiamo dare seguito al Piano per la sicurezza siglato in luglio.
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così l’ennesima morte bianca, che va a colpire proprio l’agricoltura.
«Nel nostro settore una percentuale di incidenti accade perché manca la cultura sulla sicurezza. Ci sono 90mila aziende con fascicolo aziendale, circa la metà sono iscritte alla Camera di Commercio, ma solo 20mila di queste fanno dell’agricoltura la loro attività principale o unica. Nelle aziende più strutturate, che possono far fronte ai costi della formazione, si riesce ad arrivare ai lavoratori in modo omogeneo, negli altri casi l’approccio culturale della sicurezza troppo spesso si perde».
Ecco perché, dopo l’assunzione dei 30 tecnici Spisal – primo passo del Piano approvato in Regione – Cia Veneto chiede che vengano avviati gli altri interventi.
«Bisogna puntare sulla formazione, attraverso la consulenza delle associazioni: dobbiamo imprimere in modo forte ai nostri soci la cultura della sicurezza, siano essi dipendenti o imprenditori. Inoltre sarebbe necessario un processo più strutturato e virtuoso per i finanziamenti, ad esempio attraverso i Piani di Sviluppo Rurale. Come associazione di categoria ci siamo attrezzati con i corsi di formazione, dal primo soccorso alla responsabilità aziendale per la sicurezza, i patentini e tutto il resto. Ma dobbiamo intervenire subito e tutti insieme, se vogliamo fermare la conta dei morti».

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