Giovedì, 22 Giugno 2017 14:41

Poche precipitazioni e colture a rischio: torna l'allarme siccità in Veneto

In Veneto torna il pericolo siccità e la situazione di carenza di disponibilità idrica nel fiume Adige mette a rischio l’approvvigionamento irriguo e in prospettiva anche idropotabile nelle zone servite da acquedotti con prelievi dal fiume.

Per questo la Regione ha emanato una nuova ordinanza – dopo quelle del 18 aprile e del 16 maggio - con cui viene confermato lo stato di crisi idrica, in modo da poter attuare le misure necessarie a fronteggiare la situazione. L’ordinanza avrà validità fino al 15 luglio 2017.

Viene anzitutto stabilito che, per il periodo di validità dell’ordinanza, le utenze irrigue dovranno ridurre, a livello consorziale, il prelievo netto di portate derivate o subderivate dal fiume Adige; che il Consorzio di secondo grado L.E.B. dovrà convogliare almeno 6 mc/s sino all’immissione nel fiume Fratta e il Consorzio di Bonifica Adige Po almeno 2 mc/s dalla presa Bova a Badia Polesine sino oltre la città di Rovigo; che le utenze irrigue del bacino del Fiume Piave e quelle degli altri bacini idrografici, escluso il bacino del fiume Po, dovranno ridurre il prelievo di concessione del 12% rispetto a quanto assentito dal decreto di concessione. Per consentire l’accumulo della risorsa, vengono riconfermate le indicazioni per i gestori degli invasi idroelettrici. 

In allegato il testo integrale dell'Ordinanza

Letto 1805 volte Ultima modifica il Martedì, 26 Settembre 2017 15:39
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