«Una misura importante, che tuttavia non è sufficiente ad arginare crisi e perdite reddituali, soprattutto legate alle nuove misure restrittive previste per il canale Horeca (bar, ristoranti), che valgono una perdita di quasi 41 miliardi di euro per il settore alimentare, in un Paese in cui un terzo dei consumi è realizzato fuori casa». Così Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta il via libera alla presentazione delle domande per ottenere il cosiddetto fondo ristorazione.

Trentadue milioni di euro. È il riparto assegnato dal Ministero dell’Agricoltura alla regione Veneto per i danni provocati dalla cimice asiatica.
«Una boccata d’ossigeno importante per i nostri produttori – commenta il presidente di Cia Agricoltori Italiani Veneto Gianmichele Passarini – che, se non risolve di tutto i problemi, permette di guardare con cauto ottimismo al futuro».

Il futuro sviluppo del fotovoltaico nel contesto agricolo dovrà puntare sul pieno coinvolgimento degli imprenditori agricoli, non essere invasivo ma rispettoso della natura e del paesaggio rurale e, soprattutto, non consumare terreno coltivabile. Questa la posizione di Cia-Agricoltori Italiani, portata da Gianmichele Passarini della Giunta nazionale al convegno “Fonti rinnovabili e imprese agricole: un matrimonio possibile”, organizzato dal Coordinamento FREE nell’ambito di Ecomondo Digital, in cui è stato presentato il position paper “Nuovo fotovoltaico in ambito agricolo: una scelta green per il Paese e per il clima”, frutto del confronto tra Italia Solare, Elettricità Futura, Confagricoltura e Cia.

Partecipatissimo dibattito, con alcune centinaia di persone collegate on-line, sugli “Obiettivi dell’agenda 2020 e le terre di bonifica”, organizzato da Cia Veneto in collaborazione con Anbi Veneto, con il Festival della Bonifica e con l’Università degli Studi di Padova. È stata anche la prima uscita pubblica del nuovo assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner, che in questo mandato seguirà anche turismo e fondi europei: temi intimamente legati e che portano ordine anche tra competenze.
Ricchissima di spunti la presentazione della professoressa Elisabetta Novello, docente di Storia economica e Storia ambientale nell’Università degli Studi di Padova, che ha ripercorso la storia dei piani e dei progetti che, a livello europeo e mondiale, hanno scandito gli impegni man mano assunti in tema di salvaguardia dell’ambiente e di sviluppo sostenibile.
Più tecnici e calati sulla realtà veneta i contributi di Maurizio Borin, docente di agronomia nell’Università degli Studi di Padova, di Lorenzo Zane, docente di Ecologia e Politiche ambientali nello stesso Ateneo, e di Andrea Crestani, Direttore regionale dell’Anbi.
Il ruolo dell’acqua è stato al centro del dibattito: risorsa non infinita e da gestire con oculatezza.
«I veri problemi – ha confermato il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini - sono l’aumento della temperatura e la siccità. Lo scorso anno nel nostro Paese sono mancati 19 miliardi di metri cubi di acqua; è mancata la neve sulle Alpi. Il Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici ha stimato che nel trentennio 2021-2050 le precipitazioni estive diminuiranno del 22% e quelle primaverili del 13% rispetto agli anni 1980-2010. Ecco perché l’acqua è così importanti. Servono invasi, ma non solo quelli: irrigazione, bonifica, fitodepurazione, laminazione. Abbiamo proposto una rete tra i consorzi di bonifica, che sono capaci di captare risorse da investire per la collettività (non solo degli agricoltori ma anche dei cittadini).
Va soprattutto cambiato l’approccio con cui si affrontano le questioni ambientali. Durante il lockdown ci si è resi conto dell’importanza del settore primario, del lavoro che c’è dietro l’attività agricola, del fatto che siamo condizionati dalla stagionalità: l’agricoltura non si può fermare, non è una fabbrica nella quale puoi fermare le macchine. Ci si chiede di essere rispettosi dell’ambiente, di preservarlo, di non inquinare. Le norme europee sono rigide, quelle italiane spesso ancora di più. Ma bisogna capire che da soli non possiamo risolvere tutto. Noi facciamo la nostra parte e con senso di responsabilità, ma tutti devono farlo. La qualità ha un costo, il rispetto delle prescrizioni anche, l’uso o meno di alcune sostanze incidono fortemente. Noi siamo i primi a volere vivere in un ambiente sano e lo sviluppo sostenibile è l’ossatura del “manifesto” della Cia, “Il Paese che vogliamo”, ma questo sforzo va sostenuto e non solo economicamente: occorre una comune presa di coscienza che permetta di camminare insieme verso il raggiungimento di questi obiettivi».

"Gli obiettivi dell'Agenda 2030 e le terre di bonifica". E' il titolo del convegno on-line organizzato da Cia Veneto in collaborazione con Anbi Veneto e con il Festival della Bonifica.
L'appuntamento è per martedì 3 novembre alle ore 10.00 a questo link: meet.google.com/peg-ynaz-qga
Saranno presenti, tra gli altri, il nuovo assessore regionale all'agricoltura Federico Caner e il presidente di Anbi Veneto Francesco Cazzaro. Coordina il responsabile dell'area impresa di Cia Veneto Paolo Franceschetti. Conclude il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini.

«I soldi del Recovery Fund per la messa in sicurezza del nostro territorio». È la proposta che Cia Veneto farà alla giunta regionale, appena si sarà insediata. L'idea è stata approvata ieri dalla direzione regionale della Cia Veneto, alla presenza del presidente nazionale Dino Scanavino.
«Se è vero che le Regioni sono state protagoniste durante il lockdown – spiega il presidente di Cia Agricoltori Italiani Veneto Gianmichele Passarini – a maggior ragione devono esserlo nella ricerca delle misure in cui investire i fondi del Recovery Fund. E da parte nostra ci permettiamo di suggerire al presidente Zaia e ai suoi assessori all’ambiente, all’agricoltura e alla protezione civile di inserire il piano di manutenzione del territorio tra le priorità del Paese».
Passarini ricorda gli ultimi gravissimi eventi che hanno flagellato il Veneto: «Dalla tromba d’aria del 2015 in Riviera del Brenta alla tempesta Vaia nel Bellunese del 2018, dall’acqua alta a Venezia del 2019 ai violenti nubifragi che questa estate hanno colpito Verona, Vicenza, Padova, Cortina d’Ampezzo.
«E tutti stiamo assistendo attoniti a quello che sta accadendo nel Nord Ovest proprio in queste ore. Non si tratta più di casi isolati, sono sintomi di un malessere del nostro territorio, troppo spesso dimenticato o sfruttato. Per questo Cia chiede al Governo, attraverso le Regioni, di agire in maniera efficace con una metodologia innovativa, più pragmatica, che parta dall'ascolto attento delle dinamiche del territorio. Proponiamo un nuovo approccio sistemico, che si estenda a tutte le aree del Paese, come dichiarato nel progetto de “Il Paese che Vogliamo”, rivolto alla tutela e rinascita delle aree interne. E’, infatti, essenziale che il nuovo Piano di manutenzione metta al centro delle analisi non solo le elaborazioni tecniche di ingegneri idraulici e geologi, ma attivi anche un dialogo costante con le strutture e i protagonisti che controllano capillarmente il territorio, come gli agricoltori».

 

«Il contratto siglato nei giorni scorsi da Italatte (gruppo Lactalis) con la sola Coldiretti in Lombardia metterà in serie difficoltà tutte le stalle». Gianmichele Passarini, presidente di Cia Agricoltori Italiani Veneto, lancia l’allarme sull’intesa firmata da solo una delle rappresentanze del mondo agricolo con una delle società leader nel mercato dei prodotti lattiero-caseari.

Martedì, 22 Settembre 2020 19:33

Auguri al presidente Zaia

«Auguri alla regione Veneto, auguri al presidente Luca Zaia: un voto in continuità che rappresenta un segnale importante ed inequivocabile». Gianmichele Passarini, presidente di Cia Agricoltori Italiani Veneto, commenta così i dati delle elezioni regionali che si sono svolte il 20-21 settembre.
«Il Veneto è una regione fondamentale per l'agricoltura italiana, dovremo recitare la nostra parte in Europa ed essere protagonisti del "Green New Deal". Proprio in questi giorni Cia Agricoltori Italiani ha ampliato il suo progetto per il territorio, "Il Paese che vogliamo": appena possibile, lo porteremo a conoscenza del presidente Zaia per condividerne i contenuti e, ci auguriamo, la realizzazione».

Viene inaugurata venerdì, alle 11 a Longarone fiere la seconda edizione della Fiera e Festival delle Foreste che, dopo il felice debutto dello scorso anno, si articola adesso in due iniziative: nei padiglioni della fiera ci saranno le conferenze, i workshop e gli eventi culturali, mentre tra i boschi del Cansiglio, nelle località Pian Rosada e Valscura, si terranno dei cantieri dimostrativi e le esposizioni sull’esbosco, la lavorazione del legno e la viabilità forestale. Quelli del prossimo fine settimana, saranno tre giorni densi di appuntamenti per parlare del futuro dell’ambiente e di Green Deal, il progetto europeo per la sostenibilità del pianeta. Tra i vari appuntamenti, riveste particolare importanza il convegno organizzato da Cia Belluno con AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) e Confagricoltura Belluno. Sabato 12 settembre, alle 14.30, in sala Piave, è in programma un dibattito su "Progetti innovativi e buone pratiche per il rilancio della filiera Foresta-Legno-Energia nel periodo post-VAIA". 
«Sarà un focus - spiegano i vertici di Cia Belluno - sulla certificazione dei biocombustibili, mostrando le ultime evoluzioni del processo di certificazione, in preparazione dell’introduzione delle novità normative prescritte dal Clean Air Dialogue di giugno 2019, ovvero l’introduzione della certificazione anche per le biomasse in forma di legna, cippato e bricchette per l’accesso ai meccanismi incentivanti».

Lunedì, 24 Agosto 2020 12:41

Nubifragio, conseguenze per la vendemmia

«Una mazzata, ad appena due settimane dall’inizio delle vendemmia: per quanto limitati, i danni provocati dal nubifragio di domenica pomeriggio lasceranno strascichi pesanti».

«I nodi di misure prese senza ponderare le scelte stanno venendo al pettine: e adesso rischiamo il tracollo del settore lattiero-caseario».

Gianmichele Passarini, presidente di Cia Agricoltori Italiani Veneto, lancia l’allarme, dopo le numerose sollecitazioni ricevute dai produttori veneti e nel giorno in cui il prezzo del latte al litro tocca i 32 centesimi.

Boccata d’ossigeno per le aziende agricole venete. Sono diversi i infatti i canali attivati – grazie allo sforzo di Cia Agricoltori Italiani – per sostenerle in questa fase post Covid-19.

E' in distribuzione presso tutti i soci e tutte le sedi regionali il nuovo numero di "Nuova Agricoltura", il periodico di Cia Veneto. Un numero largamente dedicato alle conseguenze della pandemia da coronarivus sul settore agricolo. 

Venerdì, 17 Luglio 2020 11:55

Sanità di qualità

Anp Veneto chiede un confronto sulla sanità che coinvolga le istituzioni e le rappresentanze delle forze sociali, per organizzare una politica e una strategia regionale capace di assicurare i livelli essenziali di assistenza, così come previsto dalla legge.

Sanità di Qualità

L’intesa raggiunta nella conferenza Stato Regioni sulla bozza di decreto per la tutela delle filiere in crisi, in particolare quelle zootecniche rappresenta una goccia nel mare delle esigenze del comparto.
Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così la decisione presa dalla conferenza in cui si negoziano le politica tra le amministrazioni centrali e quelle regionali.

Undici milioni di euro per la filiera del mais e 9 milioni per legumi e soia. È lo stanziamento previsto da Agea (l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per sostenere la produzione agricola.

La Regione del Veneto, al fine di supportare le imprese venete colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, con deliberazione della Giunta regionale n. 618 del 19 maggio 2020, ha attivato un intervento straordinario finalizzato alla concessione di finanziamenti agevolati per esigenze di liquidità.

Via libera alle domande per chiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio e destinato alle imprese danneggiate dal Covid-19. Ne possono beneficiare anche gli agricoltori, in qualunque forma societaria, compreso chi integra la produzione con attività agricole connesse, o chi svolge attività eccedentarie rispetto al reddito agrario, nonché i titolari di partita Iva agricola fino a 7mila euro e, tra questi, anche gli agricoltori in regime cosiddetto di esonero. 

Martedì, 09 Giugno 2020 07:10

Maltempo, colpite le zone del vino

Sono le zone del vino – Valpolicella e Prosecco - quelle più colpite dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto domenica.

Venti quintali di prodotti articoli sono stati donati oggi da Ases – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, la ong della Cia, alla Caritas di Venezia. Erano presenti il direttore della Caritas veneziana, diacono Stefano Enzo, il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini, quello di Cia Padova Roberto Betto e quello di Cia Venezia Paolo Quaggio.

«L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova la tenuta sociale ed economica del Paese e l’agricoltura, pur avendo, con impegno e responsabilità, lavorato per garantire sempre cibo sano e di qualità per tutti, non è uscita indenne dallo shock causato dalle restrizioni per contenere la diffusione del virus». E' quanto emerso dal confronto tra Cia Agricoltori Italiani e le Regioni che si è svolto questo pomeriggio in videoconferenza.

Giovedì, 21 Maggio 2020 09:43

La solidarietà del mondo Cia a Mara Longhin

Duecento quintali di fieno, 50 di paglia: il mondo Cia Agricoltori Italiani si mobilita e consegna a Mara Longhin alcuni pianali di materiale per riavviare l’azienda.

Domenica, 10 Maggio 2020 08:44

Chiusa la Fase 1, è tempo di bilanci

Chiusa la Fase 1, è già tempo di bilanci per l’agricoltura. Il quadro è a tinte contrastanti, con perdite – in tutto il Paese - per il settore agrituristico di un miliardo di euro e con l’incognita che attanaglia il settore horeca (l’industria dei servizi alberghieri e legati alla ristorazione, ma anche ai bar, ai caffè, alle pizzeria e ai i ristoranti, quindi all’universo che gravita attorno ai cibi e alle bevande). «L’agricoltura non si è mai fermata – spiega Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto – ma soprattutto all’inizio abbiamo subìto costi più alti sull’approvvigionamento di materie prime, conseguenti al fatto che i vettori, a causa del blocco di numerosi settori, non sempre sono riusciti a garantire il pieno carico ai TIR sia all’andata che al ritorno».

Mercoledì, 29 Aprile 2020 08:38

Manodopera agricola, occorrono strumenti agili

«Siamo lieti che sia stata estesa ai percettori di reddito di cittadinanza la possiblità di impiego nell'agricoltura, come annunciato oggi dal ministro del Lavoro. Ma certamente occorrono altre e più solide soluzioni per il reperimento di lavoratori stagionali».

Mercoledì, 20 Maggio 2020 08:30

Cimice asiatica, passi avanti ma insufficienti

«Il piano triennale con la sperimentazione della vespe samurai per contrastare la cimice asiatica è un passo importante, ma le nostre aziende non hanno un orizzonte temporale così vasto».

Martedì, 28 Aprile 2020 11:16

Scuole chiuse, usiamo le fattorie didattiche

Le fattorie didattiche del Veneto a disposizione delle famiglie nel periodo di chiusura delle scuole. È il succo della proposta che Cia Veneto, con una lettera del presidente regionale Gianmichele Passarini, ha indirizzato alla Regione Veneto.

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La Confederazione Italiana Agricoltori del Veneto è la struttura della Cia che opera nel territorio veneto. È un’organizzazione laica, autonoma dai partiti e dai governi, che lavora per il progresso dell'agricoltura e per la difesa dei redditi e la pari dignità degli agricoltori nella società, rappresentando oggi oltre 35.000 aziende.

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