Mercoledì, 29 Aprile 2020 08:38

Manodopera agricola, occorrono strumenti agili

«Siamo lieti che sia stata estesa ai percettori di reddito di cittadinanza la possiblità di impiego nell'agricoltura, come annunciato oggi dal ministro del Lavoro. Ma certamente occorrono altre e più solide soluzioni per il reperimento di lavoratori stagionali».

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«Si chiede all'agricoltura di lavorare e sostenere il Paese, poi le si negano gli strumenti per farlo». Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così la bocciatura in commissione Bilancio dell'emendamento che reintroducheva i voucher semplificati in agricoltura.

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Giovedì, 02 Aprile 2020 10:08

Gruppo Gedi, 04.03.2020

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Giovedì, 02 Aprile 2020 09:58

Gazzettino, 04.03.2020

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Giovedì, 02 Aprile 2020 09:56

Corriere Veneto. 04.03.2020

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Giovedì, 02 Aprile 2020 09:55

Corriere delle Alpi, 04.03.2020

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Mercoledì, 22 Agosto 2018 07:41

L'Arena, 22 agosto 2018

20180822 Arena

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Mercoledì, 22 Agosto 2018 07:13

La Nuova Venezia, 22 agosto 2018

20180822 Mattino

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Mercoledì, 22 Agosto 2018 07:13

Corriere del Veneto, 22 agosto 2018

20180822 Corriere

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«Le aziende Cia non useranno i voucher per la prossima vendemmia, semplicemente perché il Decreto Dignità non li hai reintrodotti».
Maurizio Antonini, direttore della Confederazione Italiana Agricoltori del Veneto, ha raccolto in questi giorni la forte contrarietà degli associati rispetto alle misure del governo. «In effetti tutti speravamo che venissero reintrodotti i buoni lavoro così come li avevamo conosciuti. Ma la legge 96/2018 ha soltanto facilitato il ricorso al contratto telematico per le prestazioni occasionali ("Prest.o") dell'Inps. Si tratta di un contratto a tempo determinato, che - a fronte di un allungamento da 3 a 10 giorni del periodo in cui è possibile svolgere la prestazione - impone alle aziende un aggravo sia di burocrazia (iscrizione all'Inps, obblighi di comunicazione, ecc.) che di costi: al lavoratore vanno 9 euro l'ora, il costo aziendale è di circa 13 euro l'ora, cioè più cari dei contratti a tempo determinato classici. Crediamo che questa nuova disciplina non sia sufficiente a regolare in modo adeguato e soprattutto semplificato quelle prestazioni che si svolgono in maniera occasionale e discontinua, ma che sono ricorrenti in agricoltura. Seppure sia apprezzabile lo sforzo di differenziare l'agricoltura dal punto di vista dei limiti reddituali e più in generale lo sforzo del governo volto a colmare una lacuna normativa che, in vista delle prossime campagne di raccolta, avrebbe creato notevoli difficoltà al settore, vengono introdotti ancora una volta limiti soggettivi e ulteriori procedure che rischiano di ridurre l'impatto e l'efficacia della norma».

 

 

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