Mercoledì, 20 Ottobre 2021 20:03

Stalle strozzate, subito un aumento di 5 centesimi al litro

Arrivare subito a un aumento di almeno 5 centesimi al litro sul prezzo del latte conferito nella Regione Lombardia, che determina -come è noto- anche quello nel resto del Paese. Dopo il fallimento del tavolo di filiera al Mipaaf, è questo l’accorato appello di Cia-Agricoltori Italiani alle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, attraverso una lettera indirizzata ai rispettivi assessori all’Agricoltura e per conoscenza al ministro Stefano Patuanelli.

«Stamattina abbiamo inoltrato la comunicazione – dichiara il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini – all’assessore regionale Federico Caner. La nostra regione sta pagando un prezzo molto alto: nel 2020, in Veneto, gli allevamenti sono scesi a circa 3.000 unità (-4% rispetto al 2019). Circa 1.500 detengono quasi il 90% dei capi (ricordiamo che sono circa 150.000 le vacche che costituiscono la mandria veneta). Ciò significa che i piccoli allevamenti stanno scomparendo. Inoltre l’incremento dei costi di produzione di latte bovino dovuto al rincaro delle materie prime (+30%) e dei rialzi dei listini di mangimi, fertilizzanti ed energia, sta mettendo in ginocchio le stalle italiane, che non possono più andare avanti senza un significativo aumento del prezzo del latte, attualmente inferiore al costo di produzione (circa 0,45 €/lt)».

Secondo Cia, la filiera lattiero-casearia deve garantire una quotazione equa agli allevatori, che non vada solo a coprire i costi, ma offra anche la giusta redditività alle aziende agricole, già colpite dagli effetti della pandemia. Nonostante gli industriali abbiano riconosciuto davanti al ministro la crisi dei produttori e stiano godendo i frutti positivi dei bilanci dell’export di formaggi e di quotazioni favorevoli del latte spot, non sembra esserci alcuna intenzione di riconoscere l’aumento richiesto a gran voce dal sistema allevatoriale.

«È fondamentale – conclude Passarini - agire con urgenza per evitare il collasso dell’intero settore, che pesa circa il 12% sull’industria alimentare. Continuiamo a lavorare senza sosta per aiutare i produttori a uscire dalla crisi e chiediamo, dunque, alla Regione Veneto di intervenire.

Letto 604 volte Ultima modifica il Venerdì, 05 Novembre 2021 15:44
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